Stando a quanto riporta il sito del Daily Telegraph, ieri sera il premier britannico Boris Johnson si sarebbe riunito con i suoi consiglieri per delineare la strategia con cui contrastare i tentativi del Parlamento britannico di costringere il premier a rinviare, di tre mesi, l'uscita del Paese dall'Ue. Johnson avrebbe preparato un piano per impedire, in modo legale, ogni estensione della Brexit, nell’eventualità che la Camera dei Comuni bocci la sua mozione per andare al voto anticipato. Oggi in programma un nuovo tentativo di far passare in aula una mozione per indire elezioni anticipate. Nonostante abbia subito diverse sconfitte in Parlamento, Boris Johnson continua a guadagnare consensi elettorali. Gli ultimi sondaggi danno infatti vincenti i Conservatori con 14 punti di vantaggio sul Labour di Corbyn, indicato in calo al 21%, un risultato sorprendente viste le recenti dimissioni del ministro del Lavoro Amber Rudd - già sostituita con Therese Coffey - e lo scacco subito in Parlamento sulla legge che impone una proroga dell'uscita dall'Ue in caso di un mancato accordo con Bruxelles. Il Cancelliere dello Scacchiere conferma che il premier Johnson non chiederà un rinvio sulla Brexit in occasione del vertice del Consiglio Ue, in programma il mese prossimo, il 17 e 18 ottobre. "Non una proroga, ma il primo ministro britannico lavorerà sicuramente sul raggiungimento di un accordo", conferma la fonte, ribadendo la volontà britannica di uscire dall'Unione europea. Ma la speranza che la sua mozione in favore di nuove elezioni possa passare a Westminster sembra ormai vana, soprattutto dopo che i suoi oppositori, con Jeremy Corbyn in testa, hanno ribadito di voler fare mancare di nuovo il quorum dei due terzi nel tentativo di costringere il premier a chiedere l'ennesima proroga della Brexit. Un secondo voto con esito negativo per molti significherebbe dimissioni certe, ma non è da escludere che Johnson abbia ancora delle carte da giocare.
Maja Novak