Se il parlamento britannico entro il 20 marzo ratificherà l'accordo sul divorzio tra Londra e Bruxelles, il governo di Theresa May chiederà all'Unione europea un'unica proroga della Brexit fino al prossimo 30 giugno. In caso contrario sarà necessario stabilire un rinvio più lungo.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, si è detto pronto ad una proroga più lunga, nel caso in cui Londra volesse ripensare alla sua strategia per l'uscita dall'Ue. In questo modo Tusk vuole dare alla premier May un'ultima possibilità di modificare la propria posizione nei negoziati.
In un tweet Tusk ha affermato che "durante le consultazioni, prima del vertice Ue", inviterà "i 27 paesi dell'Unione a rendersi disponibili per un eventuale rinvio più lungo della Brexit, se il Regno Unito riterrà necessario ripensare alla propria strategia sul divorzio e raggiungere un accordo a riguardo". Il presidente del Consiglio europeo alla fine della prossima settimana ospiterà un summit dei leader dei 27 stati membri, dove potrebbe venire autorizzata un'eventuale proroga della Brexit, prevista per il prossimo 29 marzo.
L'appoggio di Tusk potrebbe ora incoraggiare i sostenitori del divorzio, che hanno paura di rimanere incastrati per sempre nell'Unione europea proprio a causa dell'accordo sull'uscita dall'Ue, a riesaminare nuovamente l'intesa. Una Brexit più morbida, secondo Bruxelles, sarebbe auspicabile e possibile, ma solo nel caso in cui Theresa May rinunciasse ad alcune sue posizioni chiave nelle trattative, tra cui, in primis, all'opposizione di rimanere nell'unione doganale insieme all'Ue.
E. P.