Foto: DZ/Borut Peršolja
Foto: DZ/Borut Peršolja

Riunione straordinaria della Camera di Stato prevista per questo pomeriggio dove verrà confermato che - entro il termine prestabilito - non è stata presentata alcuna proposta per l'elezione di un mandatario chiamato a guidare un esecutivo-ponte fino al termine naturale della legislatura in seguito alle dimissioni del premier sloveno, Miro Cerar. La Camera ha ancora 48 ore di tempo per scegliere un eventuale nuovo mandatario. Alla scadenza, tenuto conto che il Capo di Stato, Borut Pahor, ha rinunciato al suo diritto di proporre un nuovo presidente del governo, se non ci sarà un'altra candidatura, sabato lo stesso Pahor procederà allo scioglimento del parlamento e indirà elezioni anticipate. Il deputato indipendente, Janko Veber, che si è offerto di ricoprire il ruolo, non è riuscito a raccogliere le dieci firme necessarie per la candidatura. Oggi la Camera di fatto aprirà la strada alle elezioni politiche anticipate anche se non è del tutto esclusa, seppur remota, trattandosi del terzo tentativo, la possibilità di individuare un mandatario. Fino a questo momento nessun gruppo parlamentare ha avanzato la proposta per la nomina di un nuovo mandatario. Se non vi sarà questo tentativo in extremis i parlamentari si riuniranno nuovamente per ufficializzare la mancanza di un possibile mandatario e di conseguenza informeranno il Presidente della Repubblica, Borut Pahor. Questi ha già annunciato che indirà elezioni anticipate sabato. Le due possibile date ipotizza per le anticipate sono due: o il 27 maggio, oppure il 3 giugno.

Dionizij Botter