I rappresentanti della minoranza slovena in Italia sono stati accolti a Roma dal segretario di Stato presso il Ministero degli Interni, Wanda Ferro. Lo riporta il Primorski dnevnik. Presenti, tra gli altri, Walter Bandelj e Damijan Terpin, dell'SSO, la Confederazione delle organizzazioni slovene, Ksenija Dobrila e Livio Semolič, dell'Unione economico culturale slovena, SKGZ, e il presidente del comitato paritetico per le questioni della minoranza, Marko Jarc.
Sul tavolo, tra l'altro, l'istruzione: la minoranza slovena in Italia sta già da diverso tempo mettendo in guardia sulla riorganizzazione della scuola che prevede una riduzione della rete di direzioni scolastiche slovene nel Friuli-Venezia Giulia. I due ministeri italiani competenti hanno infatti adottato un decreto secondo il quale tra il 2024 e il 2027 verranno abolite 3 direzioni scolastiche con lingua di insegnamento slovena nella Regione. Richiamano inoltre l'attenzione sulla questione del mancato riconoscimento dei diplomi.
In primo piano anche la questione passaporti: la minoranza slovena si sta già da diversi anni impegnano affinché i segni diacritici vengano scritti in modo corretto sui passaporti. A causa di problemi tecnici, infatti, nomi e cognomi con segni diacritici vengono stampati in modo errato sui passaporti, ma correttamente su altri documenti.
All'ordine del giorno, inoltre, anche la concessione alla Rai per le trasmissioni nelle lingue slovena e friulana.
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