Foto: ANSA
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Ci troviamo all’interno del nuovo profilo “green” dell’impianto della BAT che ha mostrato interesse in questa sorta di esperimento installato proprio per l’inaugurazione della struttura a Bagnoli. L’albero del vento non è altro che una struttura di metallo e materiali plastici, che con le sue funzionalità è in grado di sfruttare le raffiche di vento, o Bora visto la zona in cui si trova, per ricaricare le prese elettriche del parcheggio situato lì a fianco.

Foto: Facebook
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L’albero di per sé è composto da un sistema di produzione elettrica formata da 36 turbine eoliche indipendenti, che riescono a massimizzare la produzione energetica connessa alle raffiche di vento, ed è in grado di resistere a una velocità superiore ai 180 km/h, con una potenza di circa 10 kW. Riesce ad illuminare 15 lampioni, o assicurare autonomia a un veicolo elettrico per circa 16mila chilometri. Le turbine a forma di foglia entrano in funzione anche con vento debole, ed essendo indipendenti, nel caso una dovesse essere guasta, le altre riuscirebbero a continuare normalmente la produzione di energia. La struttura, la prima in Italia, si trova davanti al nuovo centro globale di produzione e innovazione di BAT, come riferisce l’ANSA, "dedicato alle nuove categorie di prodotti a potenziale rischio ridotto". L’albero verrà utilizzato per alimentare le automobili elettriche dei dipendenti, ma sembra che nel caso venisse sfruttato per i consumi di una casa, sarebbe in grado di alimentare le utenze di dieci famiglie medie italiane.

B.Ž.