Se un pomo, secondo il mito, condusse alla guerra di Troia, un hamburger in quei del confine tra Gorizia e Nova Gorica potrebbe far nascere uno scontro diplomatico tra Italia e Slovenia.
“É urgente un intervento da parte del ministero degli esteri e degli altri ministeri competenti per capire cosa sta succedendo al confine tra Italia e Slovenia”. A chiederlo il deputato di Forza Italia Guido Germano Pettarin, che ha rivolto un’interrogazione al ministro degli esteri Luigi Di Maio, domandando ragguagli su "recenti episodi di promozione di vendita per asporto al confine italo- sloveno”. Nonostante la conferma del ministro degli esteri sloveno Aleš Hojs della volontà di tenere chiuso per ora il confine tra le due città (come voluto, sottolinea più volte Pettarin, dalla Slovenia) sembrerebbe che alcuni pub e ristoranti sloveni abbiano iniziato a recapitare la merce da asporto in un piazzale cittadino diviso in due dalla rete confinaria, facendo passare le buste di cibo attraverso il reticolato.
Lo scambio in realtà sarebbe permesso attraverso i valichi autorizzati, dove verrebbe sottoposto a controlli sanitari; così invece, secondo il deputato, sono introdotti prodotti alimentari che non hanno dovuto sottostare ai controlli anti Covid italiani, che lui considera molto più severi di quelli sloveni, visto che non vigerebbe neanche l’obbligo di utilizzare la mascherina.
Nel centro del mirino anche un fast food di Nova Gorica, colto sul fatto, il cui titolare avrebbe cercato di minimizzare la cosa sostenendo di aver voluto solo fare una provocazione.
Pettarin dice di esprimere con la sua interpellanza la preoccupazione dei ristoratori locali e soprattutto la richiesta dei goriziani di trovare qualche soluzione per quest’area transfrontaliera, creando, magari un zona economica speciale con regole chiare per tutti.
Barbara Costamagna