Presentata presso il Conservatorio Tartini di Trieste una nuova proposta formativa: il Centro Studi Musicali in Lingua Slovena. Una scelta inclusiva, nata dando attuazione ai temi della legge 38 del febbraio 2001, dedicata proprio alle "Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli - Venezia Giulia".
Come ha spiegato il Presidente del Tartini, Lorenzo Capaldo, "si tratta di una riflessione doverosa al termine di un triennio "costituente" per il Conservatorio: abbiamo presentato alla cittadinanza le modifiche introdotte nell'ordinamento interno del Conservatorio per evidenziare il legame rafforzato con le comunità linguistiche del territorio, in primis quella slovena". Capaldo prosegue spiegando: "Il Centro Studi Musicali in Lingua Slovena avrà uno sportello permanente e potrà contare su corsi dedicati, permetterà di valorizzare le specificità culturali degli studenti di quella minoranza linguistica. Una scelta inclusiva e innovativa, quindi, per rendere sempre più "unico" il Conservatorio di Trieste nel panorama dell'Alta Formazione Musicale".
Il Presidente del Tartini afferma ancora: "La strada che separa i Conservatori dall'autonomia delle Università è quindi ancora molto lunga, per questo la scelta del Tartini è stata di precedere il legislatore, utilizzando tutti i margini di autonomia già esistenti. A dimostrazione del fatto che i Conservatori non sono tutti uguali: sono portatori di diversificate istanze del territorio e di peculiari vocazioni culturali e artistiche, che esigono risposte adeguate e flessibili".
Queste novità sono recentemente state presentate nel convegno intitolato "Le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale tra istanze di autonomia e vincoli centralistici", un'occasione per riflettere sulle questioni ancora aperte a livello generale, quali la piena attuazione della legge 38/2001 ed il delicato rapporto con le diverse comunità linguistiche locali. Presenti oltre al Presidente Capaldo, anche Andrea Crismani, Ordinario di Diritto Amministrativo all'Università di Trieste ed il Direttore del Conservatorio, Sandro Torlontano.
Davide Fifaco