Nessun incremento della pressione fiscale, un aumento dei fondi per il sociale, investimenti sul Porto vecchio e un debito dimezzato rispetto al 2017.
Sono i punti sottolineati dalla Giunta comunale di Trieste nel presentare il Bilancio di Previsione 2024-2026, un documento che, come ha sottolineato l’assessore alle Politiche Finanziarie, Everest Bertoli, è stato depositato con più di un mese di anticipo rispetto alla scadenza, nonostante dalle organizzazioni dei comuni e delle province italiane sia giunta invece di recente una richiesta di proroga dei termini al governo.
Si tratta di un documento da 742 milioni di euro, e che ha avuto, ha detto Bertoli, una gestazione non semplice a causa delle variazioni dell’inflazione che ha comportato degli aggravi nelle spese per gli appalti nel corso dell’anno.
La spesa corrente, nonostante in tempi non facili, aumenta da 358 a 378 milioni di nel 2024, grazie anche a 7 milioni di euro di entrate in più, giunte non da un aumento delle imposte locali ma da un’operazione di allargamento della platea dei contribuenti, e da trasferimenti della Regione Friuli Venezia Giulia. 66 milioni sono poi stati ottenuti con varie operazioni come l'estinzione anticipata di 7 milioni di debito, passato dai 123 milioni del 2016, anno del ritorno di Roberto Dipiazza alla guida della città, ai 69 previsti per il prossimo anno. “Nonostante la congiuntura economica molto difficile – ha detto Bertoli - questo dato è la classica dimostrazione che in questo paese si può amministrare bene, con saggezza, senza aumentare le tasse, senza ridurre i servizi, e senza debito, pensando al futuro dei nostri figli”.
La Giunta e il sindaco Dipiazza, presente accanto ai capigruppo della maggioranza, hanno sottolineato anche i 125,05 milioni di euro pari al 33,54 per cento delle spese correnti dell'intero bilancio, destinato a interventi per l’infanzia e i minori e per gli asili nido, e per interventi per la disabilità.
Il bilancio ora è atteso dal Consiglio Comunale, che dovrà approvarlo entro l’anno: le sedute, tre, sono già state calendarizzate per il 12, 14, e 18 dicembre.
E proprio riguardo il Consiglio comunale, il presidente Francesco Panteca ha presentato le ultime modifiche al regolamento dell’assemblea, che consentiranno di convocare riunioni on line in caso di necessità, possibilità che era già stata utilizzata eccezionalmente nel corso della pandemia, ma che ora è stata inserita nel regolamento e in caso di necessità potrà essere sfruttata, anche per le riunioni di commissione e i consigli circoscrizionali.
Il provvedimento era stato approvato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale con i soli voti della maggioranza, una circostanza di cui Panteca si è detto dispiaciuto, ribadendo però che non era più possibile rinviare, come chiesto dall’opposizione, e che quella delle riunioni in remoto rimane una possibilità in più che deve essere prevista.
Non sarà comunque possibile tenere delle riunioni con alcuni consiglieri in presenza e altri in remoto: si dovrà scegliere una modalità o l’altra per tutti i componenti dell’Assemblea, e in caso di riunione on line ci dovrà essere un motivo specificato nella convocazione.
Probabilmente la facoltà di convocare una seduta in remoto sarà utilizzata già il prossimo gennaio, quando la sala del Consiglio comunale sarà interessata da una serie di lavori per aggiornare tutto il sistema informatico dell’aula.
Alessandro Martegani