Nei primi nove mesi del 2023 in Friuli-Venezia Giulia si registra una fase di rallentamento tendenziale dell'occupazione, iniziata nell'ultima parte del 2022, dopo un forte incremento registrato nel primo semestre. Questo quanto emerge da una ricerca dell'Ires che ha rielaborato i dati Istat.
La diminuzione del 2023 ha riguardato sia la componente maschile (-1,2%) sia quella femminile (-0,5%).
La variazione negativa si è concentrata, in particolare, nell'occupazione dipendente (-6.900 unità, pari a -1,6%); tra i settori risulta più colpita l'industria (-7.100 unità, -5,4%), stabili invece le costruzioni.
Nel terziario invece la contrazione registrata nel gruppo che include commercio, alberghi e ristoranti (-4.300 unità) è stata compensata dalla variazione positiva delle altre attività dei servizi (+6.100 unità). Il tasso di occupazione regionale nella fascia 15-64 anni nel terzo trimestre si è attestato al 68,3% (75% per gli uomini, contro il 61,4% delle donne), il più basso del Nordest.
Anche il numero di persone in cerca di lavoro risulta in flessione nel 2023, con -1.800 unità rispetto ai primi nove mesi del 2022. Il tasso di disoccupazione regionale nel terzo trimestre si è attestato al 4,8% (5,4% per le donne, 4,4% per gli uomini). In aumento anche gli inattivi (+1.100 tra i 15-64enni).
Nei primi nove mesi dell'anno, infine, il numero di aperture di partite Iva in regione è stato pari a 6.739, un dato di poco superiore rispetto allo stesso periodo 2022, ma gli incrementi si registrano a Pordenone (+4,4%) e Udine (+3,3%), che compensano le flessioni di Gorizia (-5,8%) e Trieste (-4,2%).
Davide Fifaco