La mozione numero 50 approvata dal Consiglio regionale “si configura come un pericoloso attacco frontale alla libertà di ricerca e alla libertà di parola”.
Lo scontro sul provvedimento su Foibe ed Esodo ha superato i confini del Friuli Venezia Giulia: anche l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano ha preso le difese degli autori del "Vademecum sul Giorno del Ricordo", testo accusato di riduzionismo dal Consiglio Regionale, indirizzando una lettera al Governatore Massimiliano Fedriga e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il presidente dell’istituto, Paolo Pezzino, denuncia il tentativo di imporre una “verità di Stato”, chiedendo il ritiro della mozione. Anche l’istituto meneghino ha fatto partire una raccolta di firme, la terza dopo quella lanciata dalla rivista il Ponte Rosso e quella, a sostegno della mozione, dell’Unione degli istriani.
In Friuli Venezia Giulia intano continuano le reazioni e gli scambio di accuse, ma un invito a moderare toni e a riprendere il confronto giunge da Renzo Codarin, presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: “Non dobbiamo – dice - fare passi indietro rispetto ai risultati raggiunti negli anni passati nella ricerca della verità su quanto è successo nelle nostre terre durante la fine, e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Mi sembra invece che queste mozioni e queste reazioni riportino indietro le lancette della storia.”
“Il Presidente Mattarella a proposito è stato molto chiaro, il vademecum molto meno: il Capo dello Stato ha detto che non fu una ritorsione per quello che fecero i fascisti, altrimenti le azioni non sarebbero durate anche nella zona B per esempio, anche dopo il 54, con persone mandate via, o altri crimini.”
“Io - conclude - non entro in merito al lavoro e alla vita di un Consiglio regionale a proposito dei finanziamenti, ma sono un liberale, convinto che la verità storica vada ricercata sempre, e se ci sono delle verità basate su ricerca storica contrapposte, bisogna cercare di confrontarsi, per andare avanti, e con questa linea noi ci muoviamo.”
E della mozione 50 si era parlato anche nel corso dell'assemblea annuale dell'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, alla presenza del segretario generale della Federazione nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso: il presidente di AssostampaFVG Carlo Muscatello, ha ribadito l’impegno dell’associazione sul fronte dei diritti e delle tutele di tutti i giornalisti e della solidarietà, richiamando l’attenzione su diversi casi di censura avvenuti di recente: dai continui attacchi alla storica e pubblicista triestina Claudia Cernigoi, - ha detto - all’approvazione da parte del consiglio regionale di una norma che blocca i contributi ai “riduzionisti".
Alessandro Martegani