Consentire ai cittadini d’intervenire direttamente per dare il proprio contribuito e aiutare l’amministrazione a lavorare rispettando la sensibilità della città e l’identità architettonica di Trieste.
È lo scopo di “WEBGIS”, la nuova piattaforma, attiva da oggi sul sito del comune di Trieste, che permetterà a tutti i triestini e le triestine di suggerire possibili interventi in vista della presentazione della variante al piano regolatore. Le aree identificate sono tre in particolare: beni culturali, aree panoramiche e aree dismesse.
Collegandosi alla piattaforma (con lo stesso meccanismo già utilizzato per la riqualificazione di Barcola), i triestini potranno identificare il bene o l’area su una cartina, e inviare le proprie indicazioni e una foto del bene o dell’area, che saranno poi esaminate ed elaborate dagli uffici. Lo stesso processo è previsto anche per associazioni e ordini, che avranno la possibilità di presentare piani particolareggiati. Tutte le segnalazioni utili rimarranno comunque in una banca dati conoscitiva, che potrà essere utilizzata dal Comune anche in seguito.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

Non è uno strumento per segnalare guasti o situazioni problematiche, ma per fare delle proposte sul futuro – ha detto l’assessore alle politiche del territorio Michele Babuder -: tutti i cittadini potranno fornire elementi utili alla Giunta sul futuro del piano regolatore.” “È rivolta ai cittadini, agli ordini professionali e ai soggetti qualificati che possono dare un ulteriore contributo all'amministrazione comunale per la redazione delle procedure di adeguamento del piano regolatore generale comunale al piano paesaggistico regionale, iniziate nel 2024. Ciascun soggetto potrà, collegandosi al sito, individuare dei beni culturali delle aree degradate, piuttosto che dei punti panoramici, da segnalare, allegando una breve descrizione e una foto, così da consentire poi agli uffici la valutazione dell'inserimento degli elementi segnalati nell'ambito della variante”.
“SI tratta – ha aggiunto - di uno dei processi partecipativi che intendiamo porre in essere per la redazione di questo piano, e coinvolgeremo puntualmente anche le associazioni e gli ordini professionali, oltre agli enti decentrati dell'amministrazione”.
Nelle intenzioni della Giunta, ha concluso l’assessore, questo strumento sarà sempre più utilizzato nella gestione della città: “Lo abbiamo fatto mettendo a disposizione sistemi di Open Government per gli interventi di riqualificazione del lungomare di Barcola dopo le mareggiate del 2023, l’abbiamo fatto in questo caso, e lo faremo anche per prossimi interventi di progettazione, soprattutto nelle aree per le quali abbiamo anche ottenuto un contributo finanziario della Regione, come Valmaura, San Giacomo e Giarizzole”.
Nel corso della presentazione è stato anche ricordato come il piano paesaggistico regionale e il piano regolatore comunale non siano limiti, ma degli strumenti per valorizzare il paesaggio della città e come, attraverso le segnalazioni dei cittadini, sarà più facile avviare dei recuperi coerenti con la sensibilità della città, e conservando l’identità delle aree interessate.

Alessandro Martegani