Prima giornata del convegno dedicato all’impresa di Fiume, organizzato dal Vittoriale degli italiani a Gardone per analizzare gli aspetti storici e culturali di questo evento. Un importante momento di confronto fra studiosi e storici provenienti da Italia e Croazia, che per la prima volta si sono riuniti in una tre giorni dedicata a D’Annunzio ed alla sua impresa fiumana, sviscerando aspetti e punti di vista diversi, che come ci ha detto il direttore del museo civico di Fiume Ervin Dubrović non troveranno magari mai una sintesi ma che devono essere sottoposti ad un processo dialettico basato su un rispetto reciproco.
Un’operazione non semplice, soprattutto per l’ingerenza della politica e dell’uso pubblico che viene fatto di queste vicende, che tutt’oggi sono soggette a polemiche, spesso montate ad arte da una o dall’altra parte.
E come non pensare a questo, quando nei giardini del Vittoriale ci si trova davanti a una delle copie della statua dedicata a D’Annunzio che tra qualche giorno farà bella mostra di sé in piazza della Borsa a Trieste? A quanto pare, infatti, la statua sarà inaugurata il prossimo 12 settembre, esattamente cento anni dopo la partenza per Fiume di D’Annunzio e dei suoi legionari da Ronchi, in piene celebrazioni per l’impresa fiumana, che già tante polemiche hanno sollevato in città.
Se questo è vero diventerà difficile per le istituzioni comunali triestine giustificare la messa in posa della statua come un omaggio al D’Annunzio poeta e non mancheranno sicuramente tensioni, che invece non sono minimamente presenti qui nella casa monumento del poeta soldato, dove storici ed intellettuali italiani e croati stanno dimostrando di sapere confrontarsi su pagine divisive della loro storia comune, cosa che purtroppo la politica da una parte e dall’altra non sembra saper ancora fare.
Barbara Costamagna