Alla fine le speranze dei tifosi sono state esaudite: la prossima partita della Triestina, uno scontro per il vertice della classifica con il Vicenza, si giocherà in casa, allo stadio Rocco.
La decisione della società è giunta nel primo pomeriggio, dopo i sopralluoghi della Lega Pro sul terreno di gioco che, oltre ai problemi delle scorse settimane, in questi giorni aveva anche rivelato una scarsa capacità di drenare l’acqua piovana, ma alla fine è arrivato comunque il via libera, anche se i toni non sono quelli di chi ha ottenuto un risultato positivo.
“Dopo aver sollecitato in maniera completa e tempestiva tutti gli enti governativi, per disputare la gara in siti alternativi in grado di fornire una maggior stabilità del terreno di gioco, al club non è stata data altra scelta se non quella di giocare al Rocco”. “La Triestina – dice uno stringato comunicato della società - continua a credere che il terreno non sia ancora in condizioni sufficientemente idonee per ospitare competizioni di calcio a livello professionistico”.
A far pendere la bilancia a favore del Rocco, anziché di una nuova trasferta a Fontanafredda, non sarebbero state però le condizioni del campo, ma le questioni di ordine pubblico, visto che il Rocco è una struttura che consente di ospitare con maggiore controllo le tifoserie di Triestina e Vicenza, divise da antichi rancori.
Il ritorno al Rocco inoltre consente alla società, al netto delle rimostranze per le condizioni del campo, di incassare di più, e in caso di vittoria, di agganciare la testa della classifica di fronte ai propri tifosi e nello stadio di casa.
Sullo sfondo però, come si desume anche dalla nota, rimangono tutte le distanze fra la società rossoalabardata e l’amministrazione comunale, accusata apertamente di non aver saputo gestire lo stadio e di non aver considerato il calendario della squadra prima di fissare concerti all’interno del Rocco.
Alessandro Martegani