Fra i cittadini ucraini che giungono in Friuli Venezia Giulia, ci sono anche molti bambini e ragazzi, e accanto alla prima accoglienza, è partita una la gara di solidarietà per far proseguire ai ragazzi la scuola e anche le attività sportive e culturali.
Gli esempi sono molti: il Conservatorio Tartini di Trieste ha accolto sei giovani studenti, quattro maggiorenni e due minorenni, dell’accademia di musica di Kiev, evacuati dall'Ucraina e giunti martedì sera a Trieste.
"Siamo la prima regione - ha detto l’assessora regionale a Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen - ad aver dato disponibilità ad accogliere nelle strutture della nostra Agenzia per il Diritto allo Studio, gli studenti ucraini a cui abbiamo riservato un certo numero di alloggi. Vogliamo – ha aggiunto - garantire a questi studenti l'opportunità di proseguire gli studi e di apprendere una nuova lingua, l'occasione di accrescere le loro ma anche le nostre conoscenze”. Rosolen ha anche riferito della disponibilità del titolare un’industria tessile piemontese a fornire abbigliamento per i ragazzi, e a mettere a disposizione i mezzi di trasporto per raggiungere il Piemonte.
Solidarietà anche per i giovani atleti: la scorsa settimana una squadra ucraina di Optimist era stata ospitata dalla società velica Barcola Grignano, che ha offerto un pasto e del vestiario a otto giovani velisti originari di Odessa e Kiev, fra i 9 e i 19 anni, che hanno poi proseguito verso la Turchia. Erano giunti in Italia per partecipare al circuito internazionale di Optimist, e allo scoppio della guerra si sono ritrovati senza la possibilità di rientrare a casa. Per loro è stata lanciata anche una raccolta fondi per fornire cibo e alloggio per i prossimi mesi.
Anche nel mondo del calcio, come riporta il giornale di Trieste CitySport, ci sono società che si sono attivate come il Domio Calcio, che ha dato la possibilità ai bambini ucraini di partecipare in forma gratuita agli allenamenti delle squadre.
Alessandro Martegani