Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

"Mani d'arte e calici di gusto: esperienze da fare e gustare". Questo lo slogan principale di Go Makers la fiera che Gorizia ospiterà nel fine settimana che accomuna l'artigianato all'enogastronomia.

I visitatori, oltre ad assaggiare i prodotti locali, potranno anche partecipare a vari laboratori di professionisti della pittura, della sartoria o altro. Il prossimo anno l'evento si arricchirà della partecipazione di artigiani sloveni, come ha annunciato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna:

"La nostra aspettativa è quella di ospitare l'artigianato, perciò gli artigiani di Friuli-Venezia Giulia e di larga parte della Slovenia. Anche perché non esiste un confine che interrompe, anzi, addirittura sono dei confini che rappresentano un valore aggiunto per l'opera realizzata da dall'altra parte. Per capirci, ad esempio, il pizzo goriziano ed il pizzo d'Idria, rappresentano da secoli un'eccellenza in tutta Europa. Ma questa è soltanto una citazione. È ovvio che la capacità principale, quando parlo di Capitale europea, della Cultura, è l'artigianato, che per definizione, per antonomasia è cultura. Pensiamo ad un quadro. Il quadro si compone di una tela, che è inanimata, di elementi per la pittura inanimati, cornici inanimate, pennelli inanimati. Ebbene, l'artista, quello che perciò è dotato di passione, sensibilità, tecnica, competenza, amore, trasforma cose inanimate in cose che invece sono animate e suscitano emozioni. È una cosa stupenda, come del resto fa anche un cuoco, uno chef, che prende delle cose e le trasforma in altre che possono, non dico commuovere, ma suscitare vivace approvazione nei nostri palati. L'artigianato è questo".

Idea trainante di Go Makers è appunto accomunare artigianato ad enogastronomia, come ci ha spiegato il presidente del progetto Gal-Carso, David Pizziga:

"Abbiamo lavorato con gli agricoltori dando dei finanziamenti a fondo perduto, poi ci siamo resi conto che senza gli artigiani l'agricoltore può far ben poco, perché tutti gli strumenti che ha usato l'agricoltore nella sua vita sono stati fatti dall'artigiano. Sono stati fatti dal ferro battuto, dal legno, dall'unione di queste due cose; ma anche dalla pietra. Ad esempio, ci sono ancora dei produttori sul nostro territorio che abbinano il loro vino nella pietra chiamandolo 'Kamen' o in altri modi. Quindi l’artigianato in un certo senso è intriso di agricoltura e viceversa".

Davide Fifaco