Il consigliere comunale triestino Fabio Tuiach, salito alla ribalta della cronaca per le sue esternazioni non proprio politically correct contro la comunità LGBT ed un’infelice uscita su Gesù Cristo che secondo lui sarebbe ariano, dopo le minacce di querele da parte di alcuni esponenti dell’associazionismo LGBT locale incassa ora anche un attacco da parte dei lavoratori del Porto Franco di Trieste, dove Tuiach è impiegato da anni.
Motivo della protesta dei suoi colleghi è una dichiarazione rilasciata ad un’emittente televisiva locale dal consigliere comunale nella quale avrebbe giustificato le sue esternazioni richiamandosi al fatto di essere uno “scaricatore di porto”.
Il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste non ci sta e nel fine settimana ha precisato che sebbene “i lavoratori portuali siano certamente schietti e sinceri, a volte “rudi”, sono, però, “molto lontani dall’immagine” che Tuiach cercherebbe di accreditargli “per giustificare le sue inqualificabili sparate”.
“La responsabilità di quanto dice e fa il consigliere Tuiach è tutta sua”, dichiarano, “ed il fatto che sia un dipendente di un’impresa portuale non c’entra assolutamente nulla” con la sua attività politica e con le sue opinioni.
Anche i lavoratori del Porto Franco, quindi, si dissociano dal politico "crociato" che nel Consiglio comunale ormai sembra ballare solo, anche se bisognerà aspettare le prossime elezioni comunali che si svolgeranno nel 2021, per vedere se si ricandiderà e se otterrà nuovamente il successo della tornata precedente, quando risultò il consigliere più votato.
Barbara Costamagna