Il culmine delle celebrazioni della settantanovesima Festa della Liberazione sarà naturalmente la cerimonia alla Risiera di San Sabba, il 25 aprile, ma quest’anno, in occasione dell’ottantesimo anniversario della primavera 1944, che vide una serie ravvicinata di gravi episodi di violenza nell’area di Trieste e dell’Istria, il Comune del Capoluogo giuliano ha annunciato una fitta serie di appuntamenti, dedicati al periodo finale della seconda guerra mondiale e all’immediato dopoguerra, con un programma che si estenderà fino a maggio.
S’inizia martedì 23 aprile, con un concerto al Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, in memoria dell’eccidio di via Ghega dove, nel 1944, come rappresaglia per un attentato dinamitardo alla sede delle truppe tedesche d’occupazione, 51 persone furono impiccate proprio di fronte e all’interno dell’attuale sede della scuola di musica, allora adibita a “Casa del soldato tedesco”. Nella sera della stessa giornata ci sarà uno spettacolo teatrale sul tema dell’eccidio.
Mercoledì 24 ci sarà la deposizione di corone, con una delegazione dell’amministrazione comunale che percorrerà un itinerario in ricordo dei Caduti della Resistenza.
L’iniziava precederà la Cerimonia solenne del 79° anniversario della Liberazione nel cortile interno del Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba, chiusa dal tradizionale concerto del Coro partigiano triestino “Pinko Tomažič”.
Le regole di accesso alla cerimonia saranno le stesse già sperimentate in occasione della Giornata della Memoria, con ingresso libero, fino al raggiungimento della capienza massima complessiva di 2.200 persone. Il conteggio aggiornato delle presenze sarà sempre visibile su due display posizionati all’esterno della struttura.
Il programma proseguirà però nel mese di maggio: lunedì 13, mercoledì 15 e venerdì 17 maggio, alla Risiera di San Sabba, si terranno delle letture sceniche sulle storie di vittime e persecutori.
Alessandro Martegani