Cinque anni difficilissimi, segnati, come ha sottolineato il video che ha aperto la conferenza stampa di fine anno del governatore Massimiliano Fedriga, l’ultima della legislatura, dal disastro di Vaia, alla pandemia, dalla crisi energetica, dalla guerra in Ucraina, fino agli incendi della scorsa estate, eventi a cui, ha detto Fedriga, la giunta regionale di centro destra ha saputo reagire e trovare la giusta coesione.
L’incontro è stato l’occasione per tracciare un bilancio, oltre che del 2022, anche dei cinque anni di gestione della regione, “in cui la giunta – ha detto Fedriga - ha lavorato quasi costantemente nell’emergenza”.
Proprio la capacità dell’amministrazione guidata da Massimiliano Fedriga di reagire alle avversità che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia dal 2018 a oggi è stato uno dei temi principali della conferenza stampa e del video realizzato dalla giunta in cui si proponevano testimonianze e valutazioni degli assessori, che hanno raccontato i momenti più difficili per la regione, soprattutto le incertezze e le difficoltà nei momenti più difficili dell’epidemia di Covid, fino alla gestione delle manifestazioni che avevano fatto diventare Trieste la capitale della protesta noi vax.
Un periodo difficilissimo, che aveva visto, come in tutto il paese, il blocco delle attività produttive, ma dal quale, come hanno sottolineato gli esponenti della giunta regionale presenti accanto al governatore, l’economia della regione è uscita più forte e con nuove opportunità, grazie al lavoro della giunta, ha detto il governatore, ma soprattutto alla generosità dei cittadini. “L'abbiamo visto durante il terremoto e la ricostruzione, l'abbiamo vissuto a seguito della pandemia: la capacità di ripresa economica che ha avuto questo territorio non è dovuta a scelte unilaterali da parte della regione, è dovuta al fatto che imprese, cittadini, attori sociali, tutti hanno remato nella stessa direzione. I risultati si sono visti e non sono opinioni, sono dati dai numeri: siamo la regione che nel 2021 è cresciuta più in tutta Italia”.
Anche le conseguenze della guerra, dall’accoglienza dei profughi, fino alla carenza di materie prime e all’aumento dei costi dell’energia, sono state affrontate con coraggio e sono state superate grazie all’impegno di tutte le componenti del Friuli Venezia Giulia.
Riguardo i risultati raggiunti Fedriga, che si ricandiderà alla guida della regione alle elezioni della prossima primavera, ha sottolineato come la Giunta abbia lavorato costantemente per valorizzare la propria autonomia, portando a casa risorse importanti, e facendo risparmiare alla regione, grazie agli accordi con il governo, quasi due miliardi di euro, con la possibilità di gestire molte imposte, abbassando la pressione fiscale per le imprese. Fedriga ha poi sottolineato i passi in avanti fatti nella gestione del territorio, con la collaborazione con i comuni, e confermando il ritorno delle province.
La regione ha anche investito molte risorse sulle infrastrutture, partire dagli scali, con un tasso di crescita del 12 per cento in un anno, così come nel trasporto pubblico locale e nelle forme di trasporto ecologiche come le ciclabili. In questi cinque anni, ha detto Fedriga, è anche calata la disoccupazione e aumentato il numero degli occupati, tutti risultati raggiunti nel quadro emergenziale che abbiamo dovuto affrontare.
Il governatore ha anche evidenziato come la regione si sia impegnata molto sul turismo, che è aumento, cercando rendere riconoscibile l’identità della regione nel marchio unico “Io sono Friuli Venezia Giulia”, e valorizzando il patrimonio naturale e culturale.
Alessandro Martegani