Un certo numero di atti amministrativi dell'attuale compagine alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia sembrano poter profilare lo smantellamento dell’esperienza di salute mentale di comunità di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha aperto la strada alla legge di riforma psichiatrica e alla chiusura dei manicomi in Italia e nel mondo. Tale modello, conosciuto con il nome del suo ideatore Franco Basaglia, è punto di riferimento fondamentale per servizi basati sui diritti e incentrati sulle persone, come riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In queste settimane esperti del settore in tutto il mondo e semplici cittadini sensibili a questa problematica si stanno impegnando in una battaglia per impedire questo scenario, tra questi anche la neuropsicologa Tiziana Metitieri.
"Il modello Basaglia è sicuramente qualcosa che dobbiamo difendere. Ci sono petizioni e interventi di psicologi e psichiatri da tutte le parti del mondo, perché il modello Trieste è quello che ha permesso di chiudere i manicomi e di creare una psichiatria di comunità di cui tra l’altro il bisogno si è sentito ancora di più in questo ultimo anno", ci spiega l'esperta.
"Questa situazione è paradossale", aggiunge, "soprattutto dopo un anno nel quale si è continuato a dire che era necessario potenziare i servizi territoriali; mentre ora assistiamo ad un inversione di direzione, che sta portando a rinnegare addirittura un modello che ha cambiato l’approccio alla salute mentale in tutto il mondo".
Barbara Costamagna