Alcune migliaia di persone si sono riversate nuovamente in Piazza Unità, in fervente e rumorosa attesa di sentire gli esiti dell'incontro tra un rappresentante del governo italiano, il ministro alle politiche agricole, Stefano Patuanelli, ed i responsabili del Coordinamento 15 ottobre, guidati dal portuale Stefano Puzzer, ormai vero e proprio idolo dei "No Green Pass" e No Vax.
Puzzer ha spiegato che nel breve incontro ha enunciato quattro punti imprescindibili per il movimento, che non smetterà di protestare e manifestare finché non saranno soddisfatti dall'esecutivo. Le richieste sono l'abrogazione del Green Pass e dell'obbligo vaccinali, che attualmente è previsto solo per i sanitari, l'impegno ad astenersi da ogni forma di violenza nei confronti dei manifestanti pacifici ed inoltre le scuse formali da parte del Governo alla città di Trieste ed a tutti i manifestanti per gli attacchi delle forze dell'ordine dello scorso lunedì 18 ottobre.
Da quanto comunicato, sempre da Puzzer, il ministro Patuanelli ha ringraziato il leader del Coordinamento 15 ottobre per il senso di responsabilità dimostrato con la decisione di annullare le due grandi manifestazioni previste in questi ultimi giorni che avrebbero potuto portare a pesanti scontri viste le persistenti notizie di infiltrazioni di facinorosi. Patuanelli ha poi ricordato le misure assunte dal Governo per contrastare la pandemia ed ha espresso l'impegno a riferire le richieste il prossimo martedì 26 ottobre al Consiglio dei ministri.
La delegazione del Coordinamento 15 ottobre ha inoltre annunciato al ministro che le manifestazioni di piazza sia a Trieste che in tutta Italia proseguiranno, pacificamente, fino a quando il Governo non accoglierà le istanze avanzate.
Poco dopo gli annunci di Puzzer le presenze di manifestanti in Piazza Unità sono calate, verso l'ora di pranzo si contavano alcune centinaia di persone, ormai facilmente riconoscibili visto che si tratta dei gruppi che in tutti questi giorni non hanno mai abbandonato il presidio e che continuano pacificamente ad occupare uno dei luoghi più amati dai triestini.
Davide Fifaco