Prima un incontro con i vertici del Credito Cooperativo di Trieste e Gorizia, poi l’inaugurazione della nuova sede dell’Unione delle associazioni sportive slovene.
Il ministro per gli sloveni all’estero, Matej Arčon, ha compiuto una breve visita a Opicina, borgo sull’altopiano di Trieste dove si trova una delle sedi di una delle realtà più importanti per comunità slovena in Italia, il Credito cooperativo del Carso, banca che ha unito le esperienze delle casse rurali nate agli inizi del ‘900, riuscendo a diventare un istituto di credito moderno, ma al tempo stesso vicino alla comunità a cui fa riferimento, con la missione di guardare più al benessere del territorio piuttosto che al profitto.
Un concetto che il presidente della Banca, Adriano Kovačič, che ha incontrato il ministro accanto al consiglio di amministrazione e agli altri organismi di vertice dell’istituto, ha ribadito, sottolineando come, a fronte di un piano di modernizzazione e informatizzazione del sistema, e anche dell’inserimento di giovani nell’organico della banca (che conta 14 filiali in Italia e Slovenia, più di 100 dipendenti e un volume di affari in crescita costante), la filosofia rimanga sempre la stessa: non perdere di vista l’aspetto umano, la vicinanza alla comunità, alle sue imprese e alla sua vita sociale. Anche per questo l’istituto, che essendo una cooperativa non ha lo scopo di fare utile, reinveste tutto ciò che guadagna nel territorio e in progetti di sponsorizzazione e sostegno alla vita culturale, sportiva e sociale della comunità slovena.
Una filosofia che Arčon ha apprezzato, sottolineando come spesso gli istituti di credito puntino molto sulla modernizzazione ma perdano di vista il rapporto personale con i clienti e il territorio.
Uno dei progetti sostenuti sia dalla ZKB sia dal governo sloveno, oltre che dalla regione Friuli Venezia Giulia, è proprio la nuova sede dell’Unione delle associazioni sportive slovene in Italia (ZSŠDI), inaugurata in serata con una cerimonia che ha visto la partecipazione anche delle istituzioni locali. L’associazione, che riunisce più di 50 società sportive che fanno riferimento alla comunità slovena, ha una nuova sede proprio grazie alla collaborazione d’istituzioni e vari soggetti che hanno trovato rapidamente una soluzione, dopo il mancato rinnovo dell’affitto di quella di Trieste. La sede di Opicina era fra l’altro quella originaria della ZKB.
Nel corso della cerimonia è stato letto un intervento del presidente Ivan Peterlin, che non ha potuto partecipare all’evento, in cui è stato sottolineato come proprio l’inaugurazione della nuova sede, rappresenti l’applicazione pratica del motto della società: “Insieme si può”.
Alessandro Martegani