È finalmente arrivato il momento atteso dagli abitanti del Friuli Venezia Giulia, da quando, a metà marzo, erano ritornate quelle barriere e quei posti di blocco che hanno riportato Italia e Slovenia alla situazione pre Schengen.
Ieri sera, dopo un colloquio fra il premier Janez Janša e il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, è giunta la conferma: i confini saranno aperti per i residenti nella regione italiana a partire da oggi, anticipando di 48 ore una riapertura per tutti gli italiani, che era stata ipotizzata ma fino ieri non ancora confermata da Lubiana.
Da oggi quindi tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia possono passare liberamente i confini con la Slovenia senza dover giustificare lo spostamento, e già nel corso della mattina non è mancato chi ha approfittato della possibilità, per far visita a parenti e amici che non vedeva dal marzo scorso, o anche semplicemente per fare acquisti e soprattutto il pieno di benzina, vista la notevole differenza di prezzo con i carburanti in Italia. Ai distributori di confine c’è stata anche qualche coda.
Si tratta comunque di una sorta di liberazione per il Friuli Venezia Giulia, in particolare per aree come quella di Gorizia e Nova Gorica, due città interdipendenti, ma divise da un confine che sembrava scomparso per sempre fino a tre mesi fa.
Si tratta comunque solo di un’anticipazione di un provvedimento che il Governo estenderà a tutti gli italiani a partire da lunedì, riaprendo anche tutti i valichi secondari. Solo i cittadini dei paesi ritenuti ancora a rischio dovranno passare attraverso i posti di blocco istituititi nei valichi principali.
La tendenza ad aprire i confini interni in Europa è comunque ormai generalizzata: lo ha annunciato anche l’Austria, e proprio oggi la Francia ha confermato che dal primo luglio comincerà a riaprire i suoi confini con il resto del mondo.
In Friuli Venezia Giulia intanto continua la ripresa: nell’ultima ordinanza firmata dal governatore Fedriga è prevista la riapertura a partire da lunedì di parchi giochi, case dello studente, sale giochi, spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale concerto, sale cinematografiche e in altri spazi, anche all’aperto, e di fiere e congressi; dal 19 giugno riaprono anche sale da ballo e discoteche all’aperto e al chiuso.
Alessandro Martegani