Una serata dedicata alla scoperta dei contenuti culturali, storici e scientifici proposti nel nuovo volume del Circolo Istria “L’Istria dei pescatori” e nella brochure “I nostri pesci: glossario adriatico”. La Casa della Musica ha accolto un numeroso pubblico per un dibattito ”sulla storia, la gastronomia, i valori, le tradizioni marinare e della pesca della componente veneta ed italiana dell’Adriatico orientale”. I cinque autori, Giuliano Orel, Nicola Bettoso, Diego Borme, Rosanna Turcinovich e Aurelio Zentilin si sono soffermati ognuno su una tematica ben precisa, partendo dal comprendere il mare e la pesca, i cenni di storia sulla pesca adriatica, fino ad arrivare a nomi e ricette, il mare in casa ed infine l’Istria vista con gli occhi di un Furlan di parlata istro-veneta.
Una tavola rotonda ricca, spontanea e dedicata alla scoperta, che ha affrontato diversi temi, come ci ha spiegato Nicola Bettoso.
“Siamo partiti da come ha iniziato a formarsi l’industria della pesca nel nord Adriatico, dal periodo austroungarico, per arrivare fino ai giorni nostri. La parte più rilevante è quella a cavallo tra l’800 e il ‘900, soprattutto il primo ventennio fino allo sviluppo dell’industria conserviera in Istria e la storia della pesca del pesce azzurro che ha dato la base dell’economia ittica non solo in Istria ma in tutto l’Adriatico. C’è stato qualche aneddoto riguardante alcune specie ittiche e anche l’aspetto gastronomico; quindi, questo approccio intimo tra il mare dell’Istria e chi viveva nelle case, la vicinanza che c’è tra la costa istriana e la laguna antistante.”