L'Aula Natura più estesa in Italia (circa 500mq) ed anche la prima aperta alle visite delle scuole ed anche la prima all'interno di una struttura ospedaliera. L'ospedale infantile di Trieste Burlo Garofolo ancora una volta all'avanguardia con il progetto sviluppato in collaborazione con WWF e Procter & Gamble (la quarantasettesima realizzata da questo binomio).
Uno spazio verde dove imparare dalla natura ed educare bambini e ragazzi al rispetto dell'ambiente ma anche per offrire l'opportunità di spunti formativi e terapeutici per i giovani pazienti: questi i principi da cui nasce l'idea dell'Aula Natura inaugurata negli spazi adiacenti all'ospedale infantile triestino, che ospita uno stagno artificiale, il giardino delle farfalle, le piante aromatiche e succulente, la bat box, l'hotel per gli insetti, le casette nido e le mangiatoie per gli uccelli.
Il tutto rientra nella più ampia esperienza dell'iniziativa "Scuola in Ospedale", divenuto uno dei modelli di eccellenza del sistema di istruzione a livello nazionale con le attività didattiche rivolte ai minori ricoverati. La Scuola in Ospedale e l'Istruzione Domiciliare sono state inserite negli scorsi anni nella legge regionale sull'istruzione, come fortemente voluto dall'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen.
Queste le sue parole: "Noi siamo intervenuti già tra il 2018 e il 2019 perché purtroppo la regione Friuli-Venezia Giulia era in fondo alle classifiche per l'attenzione al sistema scolastico sviluppato sia all'interno del sistema ospedaliero, quindi dei reparti pediatrici, sia al all'interno delle case, dei singoli ragazzi. Abbiamo attivato un master, abbiamo attivato le scuole che si occupano di questi progetti e i numeri ci danno ragione per le risposte che nel corso degli anni sono state date. Sono risposte che hanno direi triplicato i dati rispetto al biennio prima del nostro arrivo, tant'è che come progetti di scuola a domicilio, fatta ovviamente per ragazzi con problemi di salute, siamo passati da 30 a 104. Quando si parla di progetti non si parla di singolo ragazzo, ma di attività che vengono svolte per dare risposte alle famiglie. Investire sulla scuola in ospedale significa rispondere a quelle che sono le esigenze delle fasce più deboli della nostra popolazione, garantendo loro di poter continuare ad essere parte integrante attiva dei percorsi scolastici e questo influisce su tutti gli aspetti della vita dei bambini e dei ragazzi del nostro territorio."
Davide Fifaco