"La storia infinita" a Trieste non è più soltanto un film fantasy adolescenziale che ha affascinato chi negli anni '80 era un ragazzino, ma è anche la narrazione dei lavori di rifacimento della galleria di Montebello.
Dopo tanti annunci di riapertura e successive smentite, ogni volta accompagnate da una diversa motivazione, il dubbio che qualche emulo di Antoni Gaudí sia impegnato all'interno del tunnel per gli ultimi lavoratori di rifinitura e cesellatura è balenato nelle menti dei triestini.
Che fosse un'opera non semplice lo si sapeva fin dall'inizio; mai fatta una vera e propria ristrutturazione dai tempi in cui fu costruita, stiamo parlando della fine degli anni '40. Le infiltrazioni d'acqua erano una problematica ben nota, tanto che in inverno si formavano delle stalattiti di ghiaccio ed in tutte le stagioni dell'anno erano immancabili le gocce che dal volto bagnavano l'asfalto. Ma dopo quasi un anno di chiusura sembra che questa problematica non sia stata del tutto risolta.
Qualche giorno fa sono circolati alcuni video amatoriali che riprendevano dei piccoli corsi d'acqua sulle pareti della galleria; non è dato sapere a causa di quale motivo, potrebbe anche essere solo una trovata goliardica, ma i continui rinvii dell'apertura farebbero propendere ad una triste realtà.
L'ennesimo annuncio di apertura è stato disatteso, ormai siamo quasi al decimo falso allarme, ed ora l'amministrazione comunale ha saggiamente deciso di non dare più una data di inaugurazione. Le ultime notizia parlano di difficoltà di reperimento di materiali per la conclusione del volto. Se ne riparlerà dopo Pasqua.
Intanto chi risiede in zona non ne può più di traffico, file, inquinamento, anche se in puro animo triestino, tutti protestano ma quasi nessuno fa nulla, nemmeno vuole lamentarsi al microfono di un giornalista di Radio Capodistria.
Della manciata di persone fermate solo una ha accettato di registrare qualche dichiarazione: "La situazione è un po' difficoltosa, perché avendo un'attività proprio adiacente alla galleria il passaggio è calato molto. È un problema soprattutto nelle ore di punta; muoversi da fuori città, dentro la città, è diventato un problema. Per raggiungere un ufficio o un negozio in centro ci si impiega mezz'ora, oppure per andare fuori città ci si mette un’altra mezz’ora. Nelle ore di apertura e chiusura dei negozi c'è sempre un imbottigliamento del traffico, veramente insostenibile. il problema inizia a farsi sentire, dopo un anno c'è anche un po' di stanchezza".
Stupisce che non ci sia nessuno che organizzi una protesta, nemmeno tra i politici all'opposizione...
Davide Fifaco