Israele è un paese colonialista che ha oppresso i palestinesi per decenni, e la lotta in Palestina è un esempio per tutti coloro che vogliono far saltare un sistema oppressivo di controllo sociale.
Sono alcuni dei temi espressi nel corso della manifestazione pro Palestina che si è svolta nel pomeriggio in piazza Goldoni a Trieste: una settantina di persone, qualche rappresentante dei sindacati di Base, circoli anarchici e il comitato No green pass e oltre, hanno esposto bandiere della Palestina e striscioni a favore di quella che viene definita “resistenza palestinese” e contro solo stato d’Israele. Fra i manifestanti anche molti giovani immigrati.
“Basta Sangue a Gaza”, “Basta con i crimini impuniti di Israele”, “Stop Bombing Gaza”, e “no al Sionismo (con la s disegnata come la doppia S nazista), erano alcuni degli slogan scritti sugli striscioni, ma non mancavano accuse agli Stati Uniti e all’Unione europea, che, diceva un cartello, “hanno le mani sporche di sangue”.
Negli interventi sono state sottolineate le sofferenze e le privazioni i a cui sono sottoposti gli abitanti della striscia di Gaza che, ha detto una delle manifestanti, è il risultato di una politica colonialista e di apartheid da parte di Israele.
Non sono mancati gli attacchi diretti allo stato di Israele, un paese, ha detto un altro manifestante, “marcio e intriso da volontà di vendetta”, e allo stato italiano, che avrebbe avallato passivamente le decisioni di Tel Aviv.
Da parte del rappresentante dei no green pass, i combattenti palestinesi sono stati rappresentati come “un esempio per far saltare il sistema”. “Israele è uno dei maggiori centri per il controllo sociale – ha aggiunto – e i movimenti pro Palestina che si stanno formando in tutto il mondo contro questa forma di oppressione sono un elemento molto importante per il futuro: i palestinesi sono ben consapevoli che ci si libera anche con il sangue, purtroppo, e anche l'imperialismo americano ha imparato nel passato che non può fare nulla contro un popolo che vuole lottare”.
La manifestazione si è sciolta con l’impegno di ritrovarsi lunedì in piazza Unità, in occasione della riunione del consiglio Comunale di Trieste, per sostenere le iniziative del consigliere no vax Ugo Rossi, che nella scorsa seduta aveva cercato, senza successo, di far approvare una commorazione dei bambini morti nella Striscia di Gaza.
Alessandro Martegani