Le note suonate da una tanto giovane quanto talentuosa arpista, hanno aperto e chiuso la cerimonia di conferimento del sigillo trecentesco del Comune di Trieste alla Glasbena Matica, la scuola di musica di riferimento della comunità slovena del Friuli Venezia Giulia, che ha compiuto 115 anni.
Come ha ricordato il sindaco, Roberto Dipiazza, consegnando il sigillo nell’aula del Consiglio Comunale di Trieste, quando questa scuola fu fondata c’era ancora l’impero austriaco. “Grazie a voi i giovani si avvicinano allo studio della musica e alla diffusione della stessa. Mi fa molto piacere che vi occupiate dei giovani, perché occuparsi dei giovani vuol dire indirizzarli sulla buona strada, perché la musica è uno strumento forte di formazione personale e sociale. Grazie di cuore a nome mio e della città”.
La storia della Glasbena Matica, che parte dall’impero austriaco, passando dagli anni bui del fascismo, fino ai successi dei suoi allievi, molti diventati musicisti di rilievo internazionale, è stata ripercorsa dal presidente Igor Švab: “Tutto questo è stato possibile – ha detto - grazie a tutti quelli che hanno contribuito alla crescita della Matica. Nei momenti difficili è sempre risorta e oggi è veramente una delle istituzioni culturali importanti. Non solo per la comunità slovena, ma credo anche per il Trieste, e il territorio della regione”.
Švab ha anche lanciato un messaggio nel suo intervento: la musica può essere anche un mezzo per abbattere i confini e le differenze. “Credo – ha detto - che la musica sia un linguaggio universale, come viene sempre detto, e questo è un auspicio in una città di confine che ha avuto la sua storia, e che ha vissuto dei momenti tragici: che la musica e la cultura possano essre uno strumento per superare quei momenti difficili. La musica può essere soltanto un anello di congiunzione tra i popoli di queste terre”.
“Oggi – ha aggiunto - grazie alla musica abbiamo la consapevolezza che i confini non dovrebbero dividere ma unire, e su questo la Glasbena Matica ha sempre lavorato”. “Il Sigillo Trecentesco che ci viene conferito oggi non è il raggiungimento di una traguardo, bensì lo stimolo per la ricerca di nuovi traguardi, auspicando di poter sempre contare sul sostegno dell'Amministrazione comunale, per poter con grande convinzione e sollecitazione guardare al futuro, per una crescita musicale e culturale, non solo della città, bensì dell'intera Regione”.
Alessandro Martegani