Anna Maria Cisint e Jahangir Sarkar
Anna Maria Cisint e Jahangir Sarkar

Manifestazioni di sostegno a Israele ma anche a favore del popolo palestinese, reazioni e uno scontro politico a Monfalcone.
L’attacco di Hamas a Israele ha provocato reazioni anche in Friuli Venezia Giulia, ma soprattutto a Monfalcone, città con una vasta comunità bengalese di religione musulmana, e dove dei post su Facebook del consigliere comunale Jahangir Sarkar a difesa della causa palestinese e dell’azione di Hamas hanno innescato uno scontro politico.
La sindaca Anna Maria Cisint, che già in passato aveva messo in guardia contro il pericolo rappresentato dal terrorismo islamico e dalla diffusione dell’Islam radicale in Italia, ha chiesto in diretta social le dimissioni di Sarkar, consigliere ora all’opposizione, ma eletto nella lista “Noi con l'Italia” a sostegno della sindaca Cisint.
È un “atto di una gravità inaudita – ha detto -: il consigliere Sarkar deve immediatamente dimettersi da un consiglio comunale che ha come base la convivenza civile e il rispetto dei diritti umani che è alla base della rappresentanza perché, quando entri in un consesso di questo tipo tu non rappresenti te stesso, rappresenti la comunità che ti ha eletto. Sarkar non ha ripudiato, com'era necessario, ogni forma di violenza, ma l'ha inneggiata, anzi l'ha promossa”.
Sarkar però ha ribadito la sua posizione, escludendo di dimettersi e ricordando che “la guerra non è la soluzione” e “dovrebbe essere condannata, però – ha aggiunto - se condanniamo questi attacchi terroristici di Hamas perché non condanniamo anche tutti gli attacchi e maltrattamenti che nel corso dei anni il popolo palestinese ha subito?”.
Contro Sarkar però si sono scagliati anche altri esponenti di centro destra, ma in regione si sono volte anche altre manifestazioni e presidi, come nel resto d’Italia, a sostegno del popolo palestinese. A Trieste un gruppo di giovani ha manifestato a San Giacomo, esponendo anche una bandiera su un lampione della piazza, ma gruppi filopalestinesi hanno protestato anche in piazza Unità dove era in programma una manifestazione a sostegno di Israele che ha visto la presenza di rappresentanti della comunità ebraica della città, e di politici come il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore regionale Fabio Scoccimarro, e i consiglieri regionali Francesco Russo e Roberto Cosolini.
"Le invettive dei manifestanti filopalestinesi che si sono assiepati stasera in piazza Unità – ha commentato l'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti - sono intollerabili nei modi e nei contenuti". "La libertà di opinione esiste nel nostro Paese e la difenderemo, ricordando però che quando il fanatismo trascende nella giustificazione del terrorismo ciò è moralmente inaccettabile".

Alessandro Martegani