Il Gruppo europeo di cooperazione territoriale Gect, insieme con “Go2025!” ed i Comuni di Gorizia e Nova Gorica ha organizzato un’iniziativa per confrontarsi con il percorso fatto da Matera che fu Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Una delegazione della Fondazione Matera Basilicata ha raccontato alla platea di operatori economici presenti al Kulturni dom di Nova Gorica l’incredibile esperienza che ha visto la città dei Sassi ed ha condiviso e presentato l’impatto che ha avuto lo status di Capitale Europea della Cultura sull’economia ed il turismo locali.
Il direttore della Fondazione, Giovanni Oliva, coadiuvato dalle collaboratrici Rita Orlando ed Elvira De Giacomo, ha spiegato come a Matera grazie a questa opportunità sono stati creati molti nuovi posti di lavoro e la città è decollata nel turismo ma anche in altri ambiti economici. Per i risultati di Matera è stato fondamentale il lavoro svolto negli anni di preparazione all’evento, che ha creato una serie di impatti importanti sul territorio, non solo di carattere economico, ma anche sociale e culturale, con la nascita di imprese innovative e giovanili ed importanti investimenti nel settore immobiliare.
Un percorso che vorrebbero ripercorre i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, rispettivamente Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavič.
Ziberna ha ringraziato la squadra di Matera per la condivisione della loro esperienza ed ha spiegato che ora bisogna capire quali sono le opportunità e le criticità di questa esperienza, perché non si tratta solo di una cooperazione tra due città, ma tra due nazioni che supereranno insieme gli ostacoli. Il sindaco isontino ricorda che si tratta di un’opportunità straordinaria ed incredibile, una testimonianza in Europa e nel Mondo di come un confine che è stato in passato un elemento divisivo è stato trasformato in un elemento di coesione.
Miklavič invece ha rivelato che molto spesso i rappresentanti del mondo economico gli chiedono cosa venga a loro da questa esperienza. Il motivo di questo incontro con l’organizzazione di Matera è servito proprio a spiegare cosa ha portato alla città dei Sassi essere Capitale Europea della Cultura. Secondo il primo cittadino di Nova Gorica, l’unione delle risorse dei due capoluoghi isontini diventa un capitale eccezionale anche per i governi di Italia e Slovenia e questo è uno degli elementi che vanno fatti capire agli investitori. Non si sta, insomma, creando solo una regione improntata all’amicizia transfrontaliera, ma ad un territorio che garantirà un futuro a tutti gli abitanti dell’area, ha concluso Miklavič.
Davide Fifaco