Sport X All, l'associazione sportiva dilettantistica di Monfalcone che crede nello sport come veicolo di inclusione, negli anni ha organizzato due Coppe del Mondo di Sci Paralimpico, due Mondiali e diverse Tappe di Coppa Europa, fra cui una finale una Universiade. Oltre ad organizzare questi eventi sportivi, l'associazione promuove la presenza delle scuole del Friuli-Venezia Giulia alle gare, in modo da far rientrare i giovani studenti in un percorso formativo inclusivo, osservando da vicino gli atleti paralimpici e le loro incredibili capacità.
Da questo nasce l'idea di "reporter per un giorno": gli studenti di scuole elementari, medie e superiori hanno descritto la loro giornata passata alle finali dei Mondiali di sci paralimpici di Sella Nevea mettendo in evidenza, secondo le loro diverse sensibilità gli elementi che più li hanno colpiti, attraverso dei temi, delle poesie o dei lavori grafici. Questi elaborati sono stati valutati da una giuria di giornalisti e sono stati premiati durante un apposito evento organizzato a Trieste, presso la Sala Luttazzi.
Il rodato progetto scuole di Sport X All è stato perfezionato in molti anni di esperienza dalla responsabile Donatella Manià, queste le sue parole:
"Sport X All è attiva con questo progetto da diversi anni e in realtà lo fa cercando di coprire i diversi piani de ragazzo, per cui sia sul piano cognitivo, su quello esperienziale, che quello corporeo. Credo che un progetto così ad ampio raggio possa far capire ai ragazzi quali sono le caratteristiche delle persone disabili, che oltre alla loro disabilità attivano risorse che magari non pensavano di avere. E questo è un messaggio importante in questo momento, dove molte volte noi ci fermiamo, i ragazzi per primi, davanti alla minima difficoltà. Nel corso degli anni credo che abbiamo coinvolto un totale di 150 scuole, ma abbiamo lavorato anche con scuole dell'Austria e della Slovenia".
Avete sempre trovato disponibilità e sensibilità?
"Sì, sì, molta! Molta apertura, molta curiosità, molta partecipazione. E credo che proprio con le scuole slovene. Noi poi le abbiamo vicine perché a Ronchi abbiamo una sezione slovena. È proprio una testimonianza di una cultura diversa, molto più strutturata, con la quale veramente è ogni volta un piacere lavorare".
Davide Fifaco