Lo scontro centro-sinistra e centro-destra anima la campagna elettorale monfalconese, che in questi giorni sembra giocarsi a colpi di traduzione. Seconda la registrazione trasmessa su La7 nel programma televisiva Tagadà Jahangir Sarkar, candidato della lista 'Noi con L’Italia' che sostiene la rielezione della sindaca Anna Cisint, avrebbe invitato i connazionali bengalesi a fotografare la scheda elettorale, minacciando di “tagliare i pollici” a chi avesse osato votare la candidata del centro-sinistra, Cristiana Morsolin. Una frase pensante che ha portato all’immediata sospensione di Sarkar che si è ritirato "per non danneggiare", così ha scritto nella sua lettera di dimissioni, la candidatura della Cisint.
Ieri, in sua difesa alcune decine di persone della locale comunità bengalese sono scese in piazza, sostenendo che si sarebbe trattato di un fraintendimento dovuto ad una cattiva traduzione della frase incriminata. Per loro, però, riporta "Il Goriziano" non si tratta tanto di difendere tali frasi, ma di scindere quelle che sono affermazioni espresse in un ambito religioso e quelle dette in campagna elettorale; sottolineando che nello specifico si tratterebbe, tra l’altro, di un modo di dire che non avrebbe avuto alcun intento aggressivo.
Giustificazione che non è stata in alcun modo accettata dal centro-sinistra che da parte sua continua ad esprimere la sua preoccupazione per i toni intimidatori, che secondo loro sarebbero utilizzati all’interno di questa comunità da alcuni sostenitori della compagine avversaria.
Barbara Costamagna