Ancora il monossido di carbonio, ancora una vittima: questa volta il gas letale è costato la vita a un turista, che alloggiava in una casa vacanza nella centralissima via Crispi a Trieste.
L’allarme è stato lanciato ieri sera da uno degli abitanti dello stabile e, una volta entrati nell’appartamento, grazie a un’autoscala, i Vigili del fuoco hanno rinvenuto il corpo senza vita di un turista tedesco di 60 anni. A poca distanza hanno trovato anche la moglie dell’uomo, già senza conoscenza e ora ricoverata in gravi condizioni: a provocare il decesso e l’intossicazione della donna e di altre nove persone, turisti e residenti nello stabile, è stato il monossido di carbonio, gas inodore e incolore, che si sprigiona spesso da impianti come le caldaie.
La presenza di monossido di carbonio è stata accertata dal Vigili del fuoco, nell’appartamento e anche in altre abitazioni, un po’ in tutto lo stabile, con livelli di concentrazione più alti al terzo piano, dove era stata realizzata la casa vacanza.
In seguito, sono state effettuate verifiche in tutti gli ambienti dell'intero stabile, dove sono giunte anche sei ambulanze e mezzi della polizia.
Indagini sono in corso per accertare la provenienza del monossido di carbonio.Inizio modulo Secondo la società che ha in gestione la struttura nell’appartamento erano stati installati, come prescrive la normativa, +dei rilevatori di monossido di carbonio, ma per ora l’ipotesi rimane quella di una caldaia malfunzionante. Al pianterreno dello stesso stabile si trova una gastronomia, colpita lo scorso maggio da un incendio che aveva danneggiato la cucina.
Alessandro Martegani