Il piano dei Ministeri dell'Istruzione e delle Finanze prevede l'abolizione di 10 direzioni scolastiche nel Friuli-Venezia Giulia per il prossimo anno scolastico, due in provincia di Gorizia, altre due in provincia di Trieste e due in provincia di Pordenone, quattro invece in provincia di Udine. Lo riporta la Rai. L'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, ha però spiegato il decreto sull'aggiornamento del piano riguardante la rete scolastica regionale, approvato dalla Giunta del Friuli-Venezia Giulia, non prevede accorpamenti di classi o riduzione di personale, inoltre nessuna scuola sarà chiusa.
Per quanto riguarda gli istituti scolastici con lingua d'insegnamento slovena, la Giunta regionale ha esaminato più volte la questione e la relativa legislazione insieme al Ministero per l'Istruzione ed è giunta a conclusione che l'istituzione o la chiusura delle scuole slovene sia di competenza dello Stato.
La delibera della Giunta regionale sottolinea inoltre che il Ministero dell'Istruzione ha assegnato al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale il compito di regolamentare la rete delle scuole con lingua di insegnamento slovena o delle scuole bilingui sloveno-italiane.
Il previsto accorpamento di direzioni scolastiche slovene, lo ricordiamo, ha causato non poco scontento tra la minoranza slovena in Italia. Secondo i rappresentanti delle maggiori istituzioni slovene, infatti, le scuole con lingua d'insegnamento slovena in Italia sono tutelate dal Memorandum di Londra del 1954. Una questione affrontata anche durante il recente incontro con il premier sloveno, Robert Golob, e durante una tavola rotonda sulle questioni della minoranza slovena in Italia.
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