Rispetto alle proteste iniziali i "duri e puri" del No al Green pass stanno decisamente diminuendo di numero. In Piazza Vittorio Veneto si sono radunate non più di 250 persone per il "No Draghi No" una protesta indetta dal comitato "Fronte del dissenso" che oltre a contestare le politiche di Draghi, soprattutto quelle economiche e quelle legate al diritto del lavoro hanno espresso le loro opinioni contro i vaccini, le mascherine ed in generale le norme di contenimento della pandemia, che per qualcuno dei partecipanti ed anche dei relatori, non esiste e non è mai esistita.
Sul palco si sono succeduti studenti, medici, semplici cittadini, ed anche il consigliere comunale del Movimento 5 V, Ugo Rossi. Tra i discorsi la ormai nota e consueta retorica no vax, condita da dati su eventi avversi e decessi che si discostano del tutto dalle comunicazioni ufficiali ed istituzionali e da racconti di episodi "tenuti nascosti" ma che parlano di bambini nati deformi a causa dei vaccini.
Non sono mancati incitamenti alla ribellione ed al discostarsi dal pensiero mainstream. Molti manifestanti, sicuramente la maggior parte, non indossava la mascherina. Sebbene orai l'uso sia obbligatorio anche all'aperto, ma nessuno delle forze dell'ordine presenti ha voluto contestare questa cosa ai presenti, probabilmente per non surriscaldare il clima, visto che come al solito non sono mancate alcune punzecchiature proprio alla polizia ed immancabilmente ai giornalisti, definiti servi del governo.
Molti gli slogan anche contro il premier Draghi. Alla fine della protesta è stato proiettato un documentario sugli effetti del lockdown, in particolare sui bambini, realizzato a Roma dal regista indipendente Alessandro Amori.
Davide Fifaco