La Festa dell’identità friulana, o Fieste de Patrie dal Friûl in marilenghe, celebra la nascita del Friuli, che si fa risalire al 3 aprile del 1077, quando l’Imperatore Enrico IV di Franconia sancì ufficialmente la nascita della Patria del Friuli, come un riconoscimento diretto alla lealtà e al sostegno del Patriarca Sigeardo, durante la guerra civile.
La prima celebrazione fu proprio quella del 1977, a 900 anni esatti dalla decisione imperiale, organizzata ad Aquileia, e da allora viene celebrata ogni anno in Friuli. Quest’anno la manifestazione principale si terrà domenica prossima 7 aprile a Tarcento (comune che riceverà il testimone da Capriva del Friuli, dove si era celebrata la Fieste lo scorso anno), con l’esposizione della bandiera del Friuli, la Santa Messa in friulano, con letture e preghiere anche in sloveno e tedesco e la cerimonia civile della Festa della Patria, con la lettura della bolla imperiale alla presenza delle autorità.
La ricorrenza è stata riconosciuta ufficialmente dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dal 2015, dal 2002 hanno aderito le ex province di Gorizia, Pordenone e Udine, e le tre diocesi friulane, ufficialmente. Quest’anno parteciperanno idealmente altri 145 comuni.
Il primo appuntamento delle celebrazioni si era tenuto lo scorso 22 marzo, ma il programma prevede oltre 100 eventi per parlare di storia, lingua, cultura e identità friulane.
L’evento è stato ricordato, fra gli altri, da Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale: la festa è anche un modo, ha detto, “per celebrare l'autonomia del Friuli Venezia Giulia”, “uno strumento essenziale – ha aggiunto - per stare il più vicino possibile alle nostre comunità e responsabilizzare l'intera classe politica sulle scelte da prendere”.
Alessandro Martegani
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