Foto: Martegani
Foto: Martegani

“È un momento straordinario: ora sappiamo che le generali rimarranno a Trieste e che questa parte delle Rive sarà riqualificata”. Non riesce a contenere la soddisfazione Roberto Dipiazza, dopo aver appena firmato i documenti che sanciscono il passaggio alle Assicurazioni Generali della proprietà di Palazzo Carciotti, storica, ma anche degradata, struttura sulle Rive triestine.
Il palazzo, che si trova a pochi passi dalla sede storica della società del Leone, al di là del canale di Ponterosso, era stato acquistato all’asta dalle Generali per poco più di 13 milioni di euro, ponendo fine a un lungo periodo d’inutilizzo dello storico edificio.

Foto: Comune di Trieste
Foto: Comune di Trieste

La firma del rogito, avvenuta nel palazzo del Comune, ha quindi dato un futuro certo alla costruzione, simbolo del neoclassicismo e parte integrante dello scenario delle Rive triestine, e ha fatto entrare risorse fresche nelle casse del Comune.
“È stato un bellissimo regalo – ha detto il sindaco Dipiazza dopo la firma -: le Generali sono state fondate proprio a Palazzo Carciotti, e qui hanno deciso di rimanere e d’investire, realizzando anche Generali Group Academy, una scuola d'eccellenza per i giovani. Fino adesso guardavo Palazzo Carciotti come un problema, ora è diventato una grande opportunità per tutta la città”.

L'ingresso del Palazzo (Foto: Martegani)
L'ingresso del Palazzo (Foto: Martegani)

Anche l'assessora alle Politiche del patrimonio immobiliare, lavori pubblici e grandi opere, Elisa Lodi, ha definito la firma “un momento storico per la città di Trieste, un grande risultato non solo per la vendita in sé, ma soprattutto per l'acquirente, le Generali, una garanzia di solidità. Per quanto riguarda la progettazione è tutto in capo alle Generali che forniranno comunicazione dei vari step. I proventi della vendita di Palazzo Carciotti saranno un importante aiuto per le finanze del Comune che potrà investire in altre opere pubbliche per la città”.
L’edificio sarà ristrutturato e trasformato in un hub d’innovazione, in cui ospitare progetti di respiro internazionale, in collaborazione con le istituzioni locali, oltre a una parte residenziale, ma la destinazione d’uso del palazzo è ancora allo studio da parte delle Generali, come conferma il procuratore speciale per le Generali, Fabiana Zanchi: “Innanzitutto devo sottolineare come non ci sia mai stato il rischio che Generali abbandonasse la città, siamo sempre stati qui. Come noto – ha poi aggiunto - ci sarà una sede dell’Innovation Lab, poi sulla parte dietro, sono 14.000 metri quadri, stiamo studiando, i progettisti stanno lavorando: sceglieremo la miglior soluzione, così come sempre fatto in tutte le ristrutturazioni di palazzi storici importanti che abbiamo fatto. È un palazzo sulle rive – ha aggiunto –, che ricorda tanto i palazzi di Venezia, quindi c'è un tema di acqua, di salinità, tutti i temi che si aggiungono alla progettazione e che devono essere considerati prima di poter fare qualsiasi scelta”.
Alessandro Martegani

Foto: Martegani
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