Foto: MMC RTV SLO/Martegani
Foto: MMC RTV SLO/Martegani

È partita ieri a Trieste l'edizione 2023 del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, presentato per l'occasione in uno degli stand allestiti per la Barcolana.
Ormai da cinque anni il censimento è diventato annuale e non più decennale, in modo da coinvolgere un campione significativo e rappresentativo di cittadini.

Tra il 2 ottobre ed il 22 dicembre saranno interessate in questa rilevazione circa ottomila famiglie, delle quali settemila verranno contattate direttamente dagli operatori incaricati dallo stesso Comune.

Come spiegato dal direttore dei Servizi Demografici e Generali, Luigi Leonardi, circa settemila famiglie saranno coinvolte nella rilevazione "da Lista", mentre altre 750 in quella definita "Areale".

Sono 47 i rilevatori selezionati che si recheranno anche presso le singole abitazioni, in modo da semplificare le operazioni di compilazione delle schede per quelle famiglie che richiedessero un aiuto. Ovviamente i cittadini possono compilarle autonomamente, ma in caso di dubbi o difficoltà possono chiedere un appuntamento con un operatore oppure fruire delle sedi del Centro Comunale di Rilevazione del censimento.

Per quanto riguarda il formulario online, gli interessati riceveranno direttamente dall'Istat una comunicazione contente le credenziali per la compilazione autonoma sul sito dell'istituto di statistica.

L'assessore alle Politiche dei Servizi Generali, Sandra Savino, ha invitato la cittadinanza ad assolvere questi compiti, ricordando che, peraltro, si tratta di un obbligo. "La cittadinanza non lo deve considerare come un aggravio, ma piuttosto uno strumento fondamentale, utile a fotografare la situazione esistente. Grazie a questa istantanea è possibile valutare le azioni politiche da mettere in campo e gli eventuali correttivi da apportare rispetto a variazioni che emergessero dalle rilevazioni e che possono andare a modificare le linee di intervento, soprattutto di carattere politico, a beneficio dei cittadini", ha concluso Savino.

Davide Fifaco