Anche quest'anno a Trieste è stato ricordato l'anniversario delle morte di Almerigo Grilz, giornalista e attivista politico del Fronte della Gioventù, ucciso in Mozambico nel 1987 mentre riprendeva gli scontri tra i governativi ed i ribelli anticomunisti.
Diverse decine di neofascisti hanno commemorato Grilz con saluti romani, al grido di "presente". Ma a scatenare le polemiche è stata, in particolare, la presenza di due rappresentanti delle istituzioni, l'assessore regionale all'Ambiente, Fabio Scoccimarro ed il consigliere comunale di Trieste, Corrado Tremul.
L'opposizione da subito sui social ha pubblicato post di sdegno per la presenza di rappresentati istituzionali; Adesso Trieste ha chiesto immediatamente le dimissioni di Scoccimarro, mentre la deputata del Partito democratico Debora Serracchiani ha sottolineato il carattere prettamente fascista della manifestazione. Scoccimarro ha invece risposto che ha sempre partecipato a queste iniziative di ricordo e lo farà sicuramente anche il prossimo anno.
Le scorie della polemica sono arrivate anche in Slovenia, con la stessa presidente Nataša Pirc Musar che ha condannato con fermezza l'evento e la presenza di un rappresentante regionale, spiegando che si tratta di simboli che in passato portarono ostilità, separazione e violenza in un momento in cui Italia e Slovenia stanno percorrendo un comune cammino europeo orientato al futuro.
La ministra degli Esteri Tanja Fajon, intervenendo anche ella su questo episodio, ha dichiarato che serve tolleranza zero verso questi fenomeni.
A prendere le difese dell'assessore regionale è stato invece il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha affermato: "Mi sembra si sia dissociato pubblicamente". "Non ha partecipato a quei saluti e non può essere responsabile per altri. Ha portato un fiore e si è dissociato pubblicamente, più di così non so cosa possa fare", ha sottolineato Fedriga.
Davide Fifaco