È stata una seduta carica di emozioni e tensioni quella vissuta oggi dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia: all’ordine del giorno c’era, accanto alla commemorazione di Silvio Berlusconi, che ha diviso l’aula, il voto su due mozioni contro altrettanti assessori: Sergio Emidio Bini, e Fabio Scoccimarro.
La figura del Cavaliere è stata ricordata dal presidente dell’assemblea regionale, Mauro Bordin, che ha sottolineato come Silvio Berlusconi, “prima da imprenditore e poi da politico abbia segnato in modo profondo la vita del nostro Paese, almeno dagli anni Ottanta ad oggi". "Berlusconi - ha aggiunto Bordin - è stato un protagonista importante della società italiana, sempre attratto dalle sfide, ha creato la coalizione di Centrodestra attorno alla sua leadership, è stato protagonista assoluto della stagione del bipolarismo, guidato quattro diversi Governi ed è stato presidente del Consiglio per più di 9 anni, un record di longevità nella storia politica italiana”.
Il governatore Massimiliano Fedriga ha sottolineato la sensibilità di Berlusconi per il Friuli Venezia Giulia e ricordato come “sua ascesa ha provocato reazioni di contrasto a una persona più che a un movimento politico, con una politica basata sulla delegittimazione della sua figura".
Dall’opposizione però sono giunti anche richiami agli aspetti controversi della vita del Cavaliere e pareri contrari a quella che è stata definita la “glorificazione” di Silvio Berlusconi.
La commemorazione ha anche vissuto momenti di tensione quando, durante il minuto di raccoglimento proposto dal presidente Mauro Bordin, il consigliere Furio Honsell, di Open Sinistra Fvg, è rimasto seduto anziché alzarsi in piedi come gli altri colleghi di maggioranza e di opposizione. Un gesto che è stato biasimato da tutta la maggioranza di centro destra: “Credo che oggi - ha detto Fedriga rivolto a Honsell - l'Aula sia stata svilita dal suo comportamento. Da presidente della Regione mi scuso con i cittadini per il suo comportamento".
Il centro destra ha poi discusso e votato compatto contro le mozioni contro i due assessori: a Fabio Scoccimarro, di Fratelli d’Italia, si contestava la partecipazione a una commemorazione di Almerigo Grilz, (/giornalista, esponente dell’organizzazione di destra radicale Fronte della Gioventù, morto in Mozambico), durante la quale diversi partecipanti avevano fatto il saluto romano.
Scoccimarro ha detto di essere stato presente, ma a titolo personale e non come rappresentante della Giunta, di fronte al portone della sede storica del Fronte della Gioventù, "dove – ha detto, pur condannando gli errori del fascismo come le leggi razziali, - nasce il mio percorso politico 50 anni fa". La mozione è stata respinta con i voti della maggioranza, mentre il centro sinistra ha accusato giunta e centro destra di non aver voluto prendere esplicitamente le distanze dall’eredità del fascismo.
Stesso copione, e stessi scontri, sulla mozione di sfiducia all’assessore alle attività produttive Bini, accusato invece di conflitto d’interesse, essendo amministratore di una società che ha acquistato, senza gara pubblica, immobili da una società controllata dalla regione. Un’operazione, hanno ricordato i consiglieri di maggioranza e lo stesso presidente Fedriga, che ha rispettato tutte le norme e non ha nulla d’illegale, ma che per l’opposizione sarebbe comunque inopportuna vista la posizione di Bini, che comunque, visto l’esito della votazione, rimarrà regolarmente al suo posto. "Ho sempre svolto la mia attività all'interno della Giunta regionale con massima dedizione e trasparenza - ha detto Bini - perseguendo come unico fine quello di contribuire al benessere dell'economia regionale. I risultati finora ottenuti in termini di sviluppo del comparto produttivo e del settore turistico dimostrano la bontà di questo sforzo e dell'impegno costante".
Alessandro Martegani