Foto: Martegani
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È bastata poco più di un’ora per far esplodere la tensione in Consiglio comunale, impegnato nella discussione sul bilancio. Senza nemmeno entrare nel merito dei documenti, in aula è scoppiata la bagarre nel corso del confronto sul contingentamento dei tempi. In avvio il centro sinistra aveva abbandonato l’aula, senza però riuscire a far mancare il numero legale, e, dopo il fallimento delle trattative sui tempi del dibattito (la proposta portata in aula dal presidente Panteca e votata solo dal centro destra era di 20 ore totali), fra i banchi dei due schieramenti contrapposti la tensione è rapidamente salita,

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I successivi interventi sono via via aumentati di tono, con accuse reciproche e attacchi da parte del centro sinistra soprattutto al Presidente Panteca, che ha fatto scoppiare la tensione dopo aver proposto di sottrarre ai tempi d’intervento dell’opposizione i minuti necessari per una sospensione chiesta dal centro sinistra. “Questa l’ha inventata, Presidente – ha urlato Riccardo Laterza di Adesso Trieste – è una vergogna!”. Anche altri consiglieri hanno gridato e l’aula è andata fuori controllo. Fra Giovanni Barbo e Gabriele Cinquepalmi di Fratelli d’Italia sono volati degli insulti: Barbo si è alzato raggiugendo il centro dell’aula, Cinquepalmi ha saltato il banco, e i due sono stati separati appena in tempo dai colleghi e dagli agenti della Polizia locale.

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Terminata la bagarre il Presidente Panteca ha espulso i consiglieri Barbo e Laterza, che però sono rimasti in aula. Laterza ha anche chiesto più volte la parola, negata sistematicamente dalla presidenza.
Nemmeno una sospensione successiva, e un richiamo del Sindaco Roberto Dipiazza, che ha invitato tutti a evitare gli eccessi e a procedere con i lavori, hanno riportato la seduta sui binari della discussione, con una serie d’interventi e accuse reciproche: per il centro destra l’opposizione stava solo cercando di perdere tempo, mentre dai banchi del centro sinistra giungevano accuse di irregolarità regolamentari e scarsa democrazia in aula.
La seduta è continuata a singhiozzo, il Presidente ha anche interrotto la seduta per rivedere le immagini dell’aula e valutare se l’espulsione fosse avvenuta a lavori in corso o durante una sospensione, ma la situazione ha continuato a rimanere in bilico, fino alla riammissione dei due consiglieri grazie a un voto dell’aula. Solo dopo quattro ore i due schieramenti hanno trovato un accordo per chiudere la discussione sul bilancio in tempi ragionevoli e accogliere alcuni emendamenti del centro sinistra, dando così il via al dibattito sul bilancio con la relazione dell’Assessore Everest Bertoli.
“È un bilancio importante - ha detto Bertoli - che non è stato facile chiudere a causa dell’inflazione dei passati due anni, che ha pesato soprattutto sugli stipendi dei dipendenti aumentati di sette milioni, ma che abbiamo portato a termine con successo grazie alle operazioni lungimiranti effettuate negli scorsi anni, come la riduzione del debito del Comune, ridotto a 39 milioni di euro”. “Tutto questo ci consentirà di far funzionare al meglio al macchina del Comune”.

Gli interventi dell'opposizione hanno messo in luce alcuni aspetti che sarebbero stati trascurati, dal calo del commercio, alla necessità di un impegno per il completamento della Parco della memoria all'ex poligono di Opicina, fino all'assistenza agli immigrati che giungono dalla rotta Balcanica, e alla contrarietà all'Ovovia. Non sono mancate nuove critiche al contingentamento dei tempi, considerato dal centro sinistra un "atto di arroganza". Il bilancio è stato poi approvato a notte fonda.

Alessandro Martegani