La deputata PD, nonché Presidente uscente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha commentato sulle pagine della testata online TriestePrima l'intervista del candidato del centrodestra alla presidenza del FVG, Massimiliano Fedriga, trasmessa oggi dalla nostra emittente. Una presa di posizione dura nei confronti delle parole del candidato leghista che ha proposto l'abolizione dei bandi e la revisione delle modalità di distribuzione dei fondi regionali, anche per quanto riguarda quelli destinati alla Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia.
"Fuori i bandi e dentro gli amici", questo in breve lo scenario che la deputata PD Debora Serracchiani prospetta sulle pagine di TriestePrima nel caso venisse abolito l'attuale sistema di finanziamento regionale e si tornasse a quelli che lei definisce "i vecchi metodi dei soldi a pioggia, magari agli amici degli amici".
La Presidente uscente non usa mezzi termini riferendosi ad alcune affermazioni rilasciate dal candidato alla Presidenza regionale del Centro destra Massimiliano Fedriga che in un'intervista mandata oggi in onda nella nostra emittente ha chiarito la posizione della sua coalizione riguardo le modalità di erogazione dei fondi, che in questi mesi hanno creato non poche tensioni tra la Regione e la Comunità Nazionale Italiana.
La Giunta uscente, infatti, ha introdotto il sistema dei bandi che secondo la Serracchiani dovrebbe garantire una maggiore trasparenza. E proprio su questo punto la candidata Pd attacca Fedriga. "Fedriga è andato oltreconfine - ha indicato Serracchiani a TriestePrima- per fare chiarezza su un punto decisivo del suo programma, cioè l'abolizione della trasparenza e del premio al merito nella distribuzione dei fondi pubblici. Associazioni culturali e sportive sappiano che il 'sistema Fontanini' diventerà regionale e comincino a preparare le suppliche al politico amico".
Secondo la Serracchiani "abolire il sistema dei bandi anche per le Comunità italiane in Slovenia e Croazia significa sostenere l'erogazione di risorse a fondo perduto, senza valutazione e senza rendicontazione". "Sono questi i tempi in cui possiamo permetterci di utilizzare così i soldi dei nostri cittadini?", si chiede a margine di questa affermazione.
Infine la candidata PD ha ricordato che "nel 2017 l'Unione Italiana ha vinto quasi tutti i bandi, vedendosi assegnata ai propri progetti la somma di 430mila euro su 510mila disponibili, con il rimanente a soddisfare domande di contributo di varie Comunità Italiane" e perciò conclude "la proposta lanciata dai microfoni di Radio Capodistria - può essere letta in un unico modo".
Barbara Costamagna