“La commissione consultiva regionale per la minoranza slovena ha approvato la ripartizione dei fondi all'unanimità, anche il tanto discusso contributo per il Primorski Dnevnik.”
Walter Bandelj, presidente regionale dell’SSO, la Confederazione delle organizzazioni slovene, interviene nel dibattito sulla riduzione dei fondi assegnati dalla commissione regionale al Primorski Dnevnik.
Il tema era stato sollevato nel corso della visita a Trieste del ministro per gli sloveni nel mondo Matej Arčon, e anche la redazione del giornale aveva sottolineato come fosse stato confermato il taglio di 80 mila euro già votato lo scorso anno.
Bandelj difende però la decisione della commissione (composta da 11 membri, 10 appartenenti alla comunità slovena e dall'assessore regionale Pierpaolo Roberti) replicando a una nota della senatrice Tatjana Rojc, che avrebbe a parlato di tagli “che la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia vuole imporre al Primorski Dnevnik, ingiusti e ingiustificabili”.
“Nei confronti della minoranza si stanno riscontrando oscillazioni e contraddizioni tra le dichiarazioni di vertici istituzionali regionali e scelte concrete di carattere politico e amministrativo – ha segnalato la senatrice -, il clima collaborativo di Go!2025 sembra perturbato e l'auspicio è che si torni su una strada di dialogo e sincera propensione all'attuazione della tutela, che è fatta anche di risorse adeguate e regolari”.
Bandelj però ricorda che lo stanziamento è stato votato all’unanimità (fatto che peraltro era stato sottolineato in modo critico dalla redazione), e che “appare strano che la senatrice non ne sia al corrente, salvo che le sue esternazioni in merito non costituiscano invece una mera mossa politica, evidentemente mal riuscita. Ricordo che tra i dieci membri della commissione, due sono stati proposti proprio dal PD, partito cui appartiene pure la senatrice stessa, che erano presenti alla riunione della commissione e non hanno espresso alcun voto contrario alla proposta”.
Per questo motivo la contestazione all’amministrazione regionale da parte della senatrice è completamente fuori luogo. Ricordo inoltre che la “coperta” dei finanziamenti è limitata proprio da Roma, dove la senatrice, in tale qualità, ha accesso alle stanze dei bottoni. Forse sarebbe opportuno che invece di pensare ad inutili polemiche, iniziasse finalmente a prodigarsi per aumentare i fondi alla comunità slovena, al fine di soddisfare le copiose richieste di aumento del Primorski Dnevnik, come peraltro delle numerose associazioni che spesso non vengono menzionate o forse deliberatamente dimenticate”.
Sul tema era intervenuta però anche la consigliera regionale del Patto per l'Autonomia Giulia Massolino, esprimendo “piena solidarietà alle giornaliste e giornalisti del Primorski Dnevnik, condividendo le preoccupazioni manifestate per gli esiti della commissione consultiva regionale per la minoranza slovena in merito alla ripartizione dei fondi statali previsti dalla legge di tutela, come emerge da comunicato dello stesso quotidiano”.
“La Giunta – ha detto - deve chiarire immediatamente la questione, inammissibile, se venisse confermata, della riduzione della quota prevista per il quotidiano sloveno per il secondo anno consecutivo. Bisogna garantire non solo la quota intera per quest'anno, ma anche il ristoro dei fondi tagliati l'anno scorso, come promesso, o alternativamente aumentarla, come avvenuto per le altre organizzazioni di primaria importanza per la minoranza slovena. Tanto più in un momento così delicato per gli organi di stampa e per l'editoria, non si può tagliare finanziamenti proprio all'unico quotidiano di lingua slovena in Italia, che da decenni lavora con grande qualità per seguire adeguatamente le vicende di attualità locale e della minoranza”.
Alessandro Martegani