Foto: GRS Tolmin
Foto: GRS Tolmin

"Le ricerche proseguono con tutte le risorse che abbiamo in campo. Non ci fermiamo finché non troviamo anche il terzo disperso. La speranza, seppur ridotta, è di trovarlo ancora in vita": queste le parole di Sergio Benedetti, vicecomandante vicario dei Vigili del Fuoco di Udine.

Intanto i soccorritori hanno individuato due corpi dei tre ragazzi dispersi da venerdì nelle acque del Natisone. È già stato confermato che si tratta delle ragazze. I corpi sono stati trovati lungo le sponde del Natisone, uno a 700 metri dal greto e l'altro poco più lontano, a circa un chilometro. Sono ancora in corso le operazioni per il recupero. I corpi sono stati trovati non lontano dal ponte Romano, da dove erano stati avvistati l'ultima volta e da dove i vigili del fuoco avevano purtroppo inutilmente calato delle funi perché i ragazzi, trascinati dalla corrente del Natisone in piena, potessero aggrapparle.

Probabilmente le due ragazze sono decedute pochi istanti dopo il loro passaggio sotto il ponte, quando sono sparite nell'acqua, trascinate dalla forza della corrente e quindi si sono impigliate nella vegetazione, dove sono state ritrovate le ore successive, quando il livello delle acque si è abbassato, tornando alla normalità ed i corpi sono affiorati.

Le operazioni di ricerca del terzo ragazzo intanto vanno avanti. L’obiettivo dei vigili del fuoco è battere a tappeto zone sempre più ampie attorno al fiume, con l’aiuto dei droni forniti anche dalla Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia e con gli interventi dei sommozzatori, per scandagliare le acque che i tre ragazzi possono aver attraversato. Impegnate anche le unità cinofile, che stanno perlustrando le zone tornate asciutte visto che nelle ultime ore la portata del Natisone è tornata quasi alla normalità, in linea con la media del periodo.

Davide Fifaco