Tre mesi di stop e poi la prospettiva di non giocare gli eventuali playoff di fine stagione al Rocco. È questo il destino, temuto e confermato, della Triestina, che vede così concretizzarsi uno degli scenari peggiori nella lunga disputa sulla praticabilità del campo dello stadio.
Dal Comune è infatti arrivata la conferma che, a causa dei due concerti programmati a giugno, l’Unione non potrà disputare le eventuali partite di playoff sul campo di casa: una situazione paradossale, visto che lo stadio è dato in concessione proprio alla squadra di calcio cittadina, a cui si aggiunge anche la beffa di non poter giocare sul campo amico per i prossimi tre mesi, a causa della necessità di rifare completamente il manto erboso, rimasto gravemente danneggiato, e rifatto anche peggio, dopo il concerto di questa estate dei Maneskin.
La notizia ha alimentato il contrasto fra la squadra e i tifosi da una parte e l’amministrazione comunale dall’altra, ma ha fatto anche emergere ormai in maniera evidente la frattura interna alla maggioranza di centro destra, con Fratelli d’Italia che, una volta di più, ha preso le distanze dalle decisioni della Giunta, che pur vede al proprio interno molti assessori del Partito di Giorgia Meloni, e dall’assessore Giorgio Rossi, responsabile degli eventi, che ha confermato i due concerti e quindi l’occupazione e la successiva impraticabilità del campo proprio nelle date in cui dovrebbero svolgersi i playoff.
Le uniche vie per l’Unione di evitare di disputare anche le gare interne dei playoff promozione fuori casa sembrano essere quindi o la conquista della prima posizione in classifica nel girone, che la farebbe passare la squadra in B senza ulteriori gare, oppure mancare la seconda o la terza posizione, e rimanere in C. In ogni caso rimane il danno economico, visto che per le gare in casa disputate fuori città si vendono meno biglietti, e all’immagine della squadra, oltre che ai rapporti fra gli investitori americani e l’amministrazione cittadina.
Una situazione messa prontamente in luce dall’opposizione: Francesco Russo, consigliere comunale del Pd, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sulla gestione dello stadio Rocco, sottolineando come lo stesso portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Giacomelli, abbia dichiarato che la decisione sarebbe stata presa “senza sentire gli assessori” del suo partito. “C’è un gigantesco problema da risolvere – aggiunge Russo - frutto di una gestione sbagliata che sta provocando danni non solo sportivi ma anche economici”.
Anche il consigliere del Pd Luca Salvati va all’attacco di Fratelli d’Italia, il partito, dice, “che ha le maggiori colpe in assoluto, visto che esprimeva l’assessore con delega agli impianti sportivi poi incredibilmente promossa ad assessore allo sport”.
Alessandro Martegani