Foto: MMC RTV SLO/ARC
Foto: MMC RTV SLO/ARC

Non è drammatica, perlomeno non lo è ancora, la situazione sanitaria in Friuli-Venezia Giulia alle prese con la quarta ondata di Covid, ma i dati attuali suggeriscono che a breve potrebbe diventarlo.

Nell'ultima settimana sono quasi raddoppiati i decessi e le terapie intensive hanno fatto un netto balzo in avanti. Da quanto emerso dall'odierno incontro pubblico tra i vertici della sanità locale ed il vicegovernatore ed assessore con la delega alla Salute, Riccardo Riccardi, necessario per la riorganizzazione del sistema sanitario, il pronto soccorso di Cattinara attualmente è occupato per due terzi da pazienti Covid, perché in due settimane i posti per i pazienti contagiati si sono saturati.

Due giorni fa si sono inoltre esauriti i posti letto per i pazienti affetti da coronavirus con sei, sette di questi in ventilazione; negli ultimi giorni sono 15/20 i ricoveri quotidiani di pazienti Covid ed attualmente 10 di essi sono intubati in terapia intensiva, con tutti gli anestesisti spostati nel reparto di rianimazione dedicato appunto ai contagiati gravi.

Ma preoccupa, in particolare, cosa accadrà nei prossimi giorni, visto che si prevede un peggioramento. A fronte di questi dati e per affrontare al meglio la quarta ondata, la direzione sanitaria di Cattinara ha quindi deciso di chiudere la day surgery e di ridurre le prestazioni chirurgiche, ovviamente quelle non urgenti. Già domani, ad esempio, saltano così gli otto interventi precedentemente previsti di ernia inguinale.

Riccardi ed i principali rappresentanti sanitari sono stati unanimi nel richiedere, anche con toni forti, maggiore responsabilità ai cittadini, in particolare a chi nelle scorse settimane ha manifestato senza rispettare alcuna norma di prevenzione. Lo stesso governatore Massimiliano Fedriga, in un'altra occasione, ha dichiarato che nel caso la regione rientrasse in zona gialla delibererà il divieto a manifestare, provvedimento impossibile da predisporre finché si rimane in zona bianca.

Ancora più duro, in questo senso, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che si è detto assolutamente favorevole ad una eventuale stretta ai cortei No Green Pass.
Sull'idea di consentire solo le manifestazioni statiche in un luogo definito, il primo cittadino ha risposto: "Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi".

Davide Fifaco