Il comunicato dei promotori della raccolta firme pro-Green Pass di Trieste, riferendosi all’ultimo corteo, parla di una città deserta, con le serrande dei negozi abbassate e di disdette negli alberghi e nei ristoranti, oltre che dell’ormai famigerato “muro” che divideva in due le rive cittadine, a causa di una manifestazione in cui non si sono rispettate le prescrizioni richieste dalle autorità con i partecipanti alle proteste che alla fine hanno fatto di tutto per entrare in Piazza Unità, sobillati da alcuni degli organizzatori.
Mitja Gialuz e Tiziana Benussi, i due promotori della raccolta firme, chiedono quindi ai cittadini del capoluogo giuliano di "continuare a firmare per ribadire che Trieste non è di una piccola parte, ma di tutti e, quindi, anche di una larghissima maggioranza responsabile, che crede nel vaccino come strumento di libertà". Inoltre, nel comunicato si ribadisce che il diritto a manifestare non è assoluto, ma deve rispettare altri diritti costituzionalmente riconosciuti, come il diritto alla salute, il diritto al lavoro e il diritto all'iniziativa economica.
Ora l’idea è di portare questo Appello all'attenzione del Governo e di chiedere un intervento che consenta di affrontare questa emergenza con strumenti normativi nuovi e più adeguati. Il bilancio della manifestazione di sabato parla intanto di diciotto persone denunciate, di cui dodici triestine e sei provenienti dal Veneto e da altre zone del Friuli-Venezia Giulia; a tutte queste sono destinati dei fogli di via. I reati contestati sono manifestazione non autorizzata ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Poche le informazioni sugli altri denunciati, tra questi sicuramente l’organizzatrice del corteo, che ha firmato il preavviso che annunciava la manifestazione e si è assunta le responsabilità di rispettare le regole previste dalla Questura mentre è al vaglio la posizione dell’uomo che dal megafono urlava insulti contro le principali istituzioni locali e nazionali ed ha invitato i manifestanti ad andare in Piazza Unità. Potrebbe essere denunciato per istigazione e delinquere. Inoltre, tra i denunciati, per manifestazione non autorizzata, ci sarà anche il consigliere comunale Ugo Rossi.
Infine, è arrivata la comunicazione che dal Viminale non arriverà lo stop ai cortei. Rimane il diritto al dissenso ed a manifestare, ma a patto che si rispettino le leggi e le norme anti Covid; questa la risposta da parte del ministero dell’Interno.
Davide Fifaco