“Una bilinguizzazione abusiva inaccettabile, perché nessuna legge, statuto, decisione o norma ha mai variato in forma bilingue, con l’aggiunta dello sloveno ‘Trst’, il nome della città di Trieste”.
Roberto Menia, senatore, coordinatore del dipartimento italiani all’estero di Fratelli d’Italia, e protagonista di battaglie contro il bilinguismo nell’area del Capoluogo Giuliano ha segnalato che “alcune carte d’identità elettroniche rilasciate dai Comuni italiani riportano per i nati nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia la dizione bilingue in italiano e sloveno ‘Trieste – Trst’.
“Mi sono arrivate diverse segnalazioni, non siamo dunque di fronte a un caso isolato – ha detto al quotidiano il Piccolo –: non so se dietro ci sia l’errore di un funzionario, una forzatura voluta o un pasticcio informatico, ma intendo capirlo”.
Secondo quanto riferito da Menia il documento sarebbe stato consegnato da parte degli uffici dei comuni con la doppia dicitura della città, senza che fosse stata richiesta, ad alcuni cittadini triestini, ma residenti in altri comuni della regione e in altre regioni italiane.
Menia ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, parlando di un caso, “inaccettabile tanto più nel settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, che ricorrerà il 26 ottobre 2024”. “Trst” dice Menia nel testo, è una definizione “palesemente abusiva”, che “deriva da una forzatura che l’interrogante deduce sia stata operata da funzionari o sistemi informatici del Ministero dell’interno che ritiene inaccettabile”: “nessuna legge, statuto, decisione, norma ha mai infatti variato in forma bilingue il nome della città di Trieste.
La legge 23 febbraio 2001, sulla tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia, “consente invero il rilascio di documenti in forma bilingue su richiesta degli appartenenti alla minoranza, ma non consente certo la bilinguizzazione forzata delle città italiane nei documenti rilasciati ai cittadini italiani, tanto nel Friuli Venezia Giulia, quanto in qualunque altro Comune dello Stato”.
Menia ha quindi chiesto al ministro dell’interno “quali immediate iniziative si intenda adottare per garantire l’emissione delle carte d’identità elettroniche su tutto il territorio nazionale riportanti la corretta dizione Trieste nella sola lingua italiana”, “ se si intenda procedere a ritirare le carte d’identità fin qui rilasciate”, e “se si intenda infine appurare la responsabilità della dopo la dicitura della città di Trieste, “fatto che – conclude - suona offensivo verso le tante famiglie che hanno patito lutti e sofferenze per mantenere e testimoniare l’identità italiana della città”.
Alessandro Martegani
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