Il prossimo 12 giugno Margherita Hack, l’astrofisica e divulgatrice scientifica nata a Firenze, ma molto legata a Trieste dove ha passato gran parte della sua carriera, avrebbe compiuto 100 anni, e per celebrare il centenario dalla nascita della scienziata a Trieste, ma anche in altre città, si sta pensando a iniziative e cerimonie.
La città di Milano, ad esempio, ha già deciso la collocazione di una statua, la prima scultura sul suolo pubblico, a Milano e in Italia, dedicata a una donna scienziata, in Largo Richini, all’ingresso dell’Università Statale: rappresenterà Margherita Hack intenta a osservare le stelle, a braccia alzate, come a simulare un telescopio.
Un’idea che è stata riproposta anche a Trieste da una mozione firmata dalla consigliera comunale del Pd Rosanna Pucci, e approvata dalla quinta commissione del Consiglio Comunale. L’esponente del Pd ha ricordato, accanto al dovere di riconoscenza che la città ha verso la scienziata, come la statua “sarebbe la prima dedicata a una donna di alto profilo oltre ad un esempio e modello per le giovani donne”.
L’idea della statua è sostenuta da associazioni culturali e dal mondo scientifico in città, oltre che della giunta comunale, ma all’interno del centro destra non mancano le prese di posizione contrarie, che ricordano come Margherita Hack sia stata un esponente politico della sinistra, e non considerano fondamentale realizzare una statua.
In attesa della decisione del Consiglio comunale, la Fondazione intitolata all'astrofisica ha deciso di celebrare i cento anni dalla nascita costituendo un fondo librario composto dai circa 18 mila volumi e appunti appartenuti a Margherita Hack: il 12 giugno, compleanno dell'astrofisica, ci sarà anche uno spettacolo al Teatro Rossetti, e sarà anche istituito il Premio "100% Hack Award" destinato a scienziate, ricercatrici e imprenditrici che si sono distinte per il valore per l'attività di divulgazione scientifica.
Alessandro Martegani