In Croazia l’anno scolastico inizierà il 7 settembre prossimo e in base alle disposizioni ministeriali, il primo giorno si svolgerà all’aperto e sarà dedicato all’incontro tra alunni, genitori e insegnati per lo scambio di informazioni sulle misure epidemiologiche. Comunque, dove possibile si raccomandano lezioni all’aperto quanto più e in più si insiste sul massimo rispetto delle norme igienico sanitarie e di quelle epidemiologiche sia nell’ambiente scolastico che a casa. Le prime due classi delle scuole elementari dovranno avere le lezioni solo al mattino. Intanto in Croazia i contagi sono in calo, nelle ultime 24 ore 262 di cui 99 nella regione spalatino dalmata che rimane l’area più colpita. Tra l’altro è risultata positiva una dipendente dell’ufficio del presidente della regione. E poi 63 casi a Zagabria, anche nella capitale croata sempre numeri alti. Nella regione di Sebenico e Knin 21 contagiati. In termini di movimento turistico, in questo ultimo fine settimana di agosto attraverso i valichi istriani di Castelvenere, Plovania e Požane e sono entrati in Istria 42.622 villeggianti e ne sono usciti 64.460. Il dato è stato comunicato dalla portavoce della Questura istriana Suzana Sokac, sottolineando che il transito attraverso i valichi è stato sostanzialmente scorrevole. E mentre la pandemia ha messo in crisi tante aziende costringendole a dolorosi tagli occupazionali, c’è grande carenza di manodopera nell’industria della lavorazione del legno causata dall’esodo dei giovani verso altri Paesi e dallo scarso numero di iscrizioni alle scuole del comparto. E poi c’è la riluttanza dei giovani a trasferirsi nelle zone rurali.
Valmer Cusma