In Croazia il premier Plenković ha indetto le elezioni amministrative per il 16 maggio prossimo. Rispetto alle elezioni di quattro anni fa verranno eletti 568 vicesindaci in meno, mentre il numero dei consiglieri ai vari livelli sarà inferiore del 10% circa. Per quanto attiene l'Istria, nulla cambia per l'elezione dei vicesindaci italiani, che saranno eletti dagli appartenenti alla comunità nazionale italiana.
Ad un mese dal voto, ieri ha presentato la sua candidatura, a Vicepresidente italiano della Regione Istriana, Valmer Cusma, ex giornalista di Radio Pola. A riguardo dice: “L' idea era maturata in me già da tanto tempo, poi la svolta decisiva mi è stata data da una telefonata arrivata da Umago che mi ha sollecitato, invitato, a presentare la candidatura e quindi mi sono deciso a scendere in campo. Ritengo, appunto, che ci sia bisogno di dare un po’ di ossigeno alla fiammella dell’italianità in Istria che, secondo me, si va indebolendo. Quindi annuncio e prometto il mio impegno per dare maggiore dignità e anche visibilità e soprattutto identità a noi della comunità italiana sul territorio istriano e penso di farcela puntando sull'attuazione di tutti i diritti che stanno, che sono scritti sulla carta e che purtroppo non vengono attuati nella dovuta misura”.
Tra le priorità secondo Cusma è far rispettare lo Statuto Regionale nei punti che riguardano la visibilità dell’italiano sul territorio che sta scomparendo, soprattutto a Pola. In merito alle cause, Cusma precisa – “I motivi sono molteplici. Prima di tutto le amministrazioni, regionale e quelle locali, si sono un tantino raffreddate nei nostri confronti e questa mia valutazione trova conferma anche nella ricerca scientifica sullo stato di salute della lingua italiana in Istria. Nei documenti a livello locale vengono scarsamente attuati. C’è, diciamo, la formazione politica al potere in Croazia che ultimamente, un pochettino, ci ha messo in disparte, come dire, non siamo più al centro dell’attenzione e in secondo luogo noi stessi, in tanti connazionali, il senso di appartenenza si è un po' indebolito, infievolito, ecco. Noi stessi non facciamo uso degli strumenti di legge che abbiamo a disposizione per far tutelare, per applicare i nostri diritti".
Secondo Valmer Cusma per risvegliare l’italianità assopita bisognerebbe … - “Innanzitutto invitare i connazionali a esprimere maggiormente diciamo, la loro appartenenza in senso identitario perché manca, diciamo, questo segmento del loro essere, bisogna metterli a loro agio nelle varie situazioni , in condizione di parlare la loro lingua, perché l' italiano in Istria è lingua paritetica, quindi, non vedo il motivo per cui gli italiani non dovrebbero usarla e poi la politica dovrebbe essere maggiormente sensibile nei nostri confronti e mettere a loro agio gli italiani affinché possano dire, quanto hanno da dire in lingua italiana oppure nella parlata istro-veneta".
Corrado Cimador